Concessioni balneari, Alfonso Amoroso: «Siamo ancora in alto mare, nessuna novità» - Le Cronache
Ultimora

Concessioni balneari, Alfonso Amoroso: «Siamo ancora in alto mare, nessuna novità»

Concessioni balneari, Alfonso Amoroso: «Siamo ancora in alto mare, nessuna novità»

Erika Noschese
Una estate salernitana all’insegna delle critiche e delle polemiche quella che sta giungendo a termine. Nei giorni scorsi, c’è stata la dura presa di posizione delle associazioni di categoria che hanno accusato l’amministrazione comunale di non aver programmato una operazione straordinaria nè ordinaria di pulizia del capoluogo di provincia e men che meno di aver effettuato un intervento immediato sulla qualità delle acque nonostante le tante segnalazioni. A fare il punto della situazione Alfonso Amoroso, presidente del Sib Campania, sindacato italiano balneari che ha tracciato un bilancio anche sull’applicazione della Bolkestein per provare a ridurre le disparità di trattamento tra chi ha le concessioni e dire stop all’illegalità.
Amoroso, di recente una dura presa di posizione sul degrado in cui versa la città di Salerno. Cosa succede?
«È successo che più volte ed in diverse occasioni alcuni turisti si sono lamentati dell’incuria in cui versa la città e soprattutto della mancanza di cura del verde e la poca attenzione alla qualità delle acque».
Concessioni balneari, a che punto siamo e quali novità?
«La problematica delle concessioni demaniali è ancora in alto mare, ma uno spiraglio positivo si è aperto quando dal tavolo tecnico ministeriale è venuto fuori che dalla mappatura delle concessioni è risultato che neanche il 50 percento delle spiagge utilizzabili alla balneazione presenti sul territorio nazionale sono occupate da concessioni demaniali. Da più parti si è detto che il requisito fondamentale per l’applicazione della Bolkestein è la scarsità del prodotto, quindi la speranza è che si riesca ad uscirne fuori ed a ridare dignità, tranquillità e sicurezza nel futuro alla categoria della balneazione attrezzata».
Qual è il suo giudizio in merito all’estate appena giunta al termine?
«Una discreta estate molto aiutata da tempo mite e soleggiato ma con una miriade di problemi irrisolti da tempo che le amministrazioni non sono interessate ad affrontare».
Strutture balneari sempre più in difficoltà, quali misure dovrebbe adottare secondo lei il governo nazionale?
«Otre al problema Bolkestein che non garantisce un futuro certo alle aziende ed agli investimenti che ogni azienda balneare ogni anno deve affrontare c’è anche la problematica dei canoni ingiusti, per alcuni molti alti per altrimenti bassi a secondo della località in cui si opera. È quindi necessaria una legge di riorganizzazione del settore che comprenda una rivisitazione dei canoni demaniali classificati a secondo della località turistica interessata».
Pessima qualità delle acque, secondo lei a chi impuntare la maggiore responsabilità?
«A tutti coloro che potrebbero fare molto ed invece preferiscono voltare lo sguardo altrove facendo finta che il problema non esista. Basterebbe maggior attenzione ai canali, ai fiumi, alle imbarcazioni, insomma massima attenzione e periodici controlli a tutte le possibili fonti di inquinamento».
Da cittadino salernitano quali secondo lei le criticità?
«La cattiva qualità delle acque ha molto penalizzato le strutture balneari Salernitane con danni economici rilevanti. Anche gli stessi cittadini sono rimasti amareggiati al punto di cercare altrove il meritato refrigerio».