Apertura stasera con il Quartetto Bolling di Antonio Senatore. Ben venti gli eventi tra danza, poesia e stelle del jazz e del blues con Danilo Rea, Flavio Boltro, Chris Cain e l’atteso ritorno dei Trombonisti Italiani
Di OLGA CHIEFFI
Ciò che è serpeggiato ad oggi, in ben venti cartelloni dei Concerti d’estate di Villa Guariglia è l’idea dell’arte che lascia le sponde della rappresentazione – la mimesi di qualche “cosa” che dia fondamento all’opera in modo autentico, continuando l’interrogativo critico e delineando un intervallo etico. La singolarità dell’immagine che Antonia Willburger e i suoi direttori artistici hanno voluto donare al loro pubblico, sonora, visiva, letteraria, coreutica, rivela la storia segreta dell’arte, poiché l’opera, sia essa sonata, declamata, cantata o goduta quale pezzo ceramico, non è semplicemente un’estensione di un canone esistente, né un’aggiunta ad esso, ma riconfigura canoni e premesse che furono poste vent’anni or sono, su quello stordente belvedere a getto sul mare, tra artisti amici. Infatti, il profilo di Peter insiste sulle coste, in questa rilettura della terracotta, icona del ventennale, ospitata a Vietri sul Mare, un segno in doppio contrappunto, come il Bach, che ispirava il suo infinito studio e lavoro. Festeggeremo questa importante tappa ancora una volta in tour, tra segni suoni, parole, silenzi, risuonando e cantando il passato sull’orlo dell’oblio, cercando di spalancare le porte della storia sul futuro. Manifesto blu per un cartellone che ci accompagnerà tra l’area Archeologica di Fratte, il sacrato del Duomo di Cava de’ Tirreni, il parco del Ciliegio di Baronissi, la tenuta dei Normanni di Giovi e il chiostro della cattedrale di Salerno, da stasera al 18 agosto, con ben venti eventi e un preludio, svoltosi giovedì sera, presso la libreria Mondadori di Salerno, il 13 luglio, con la presentazione dell’antologia di racconti curata da Leonardo Di Lascia “Notti Oscure”. Nel blu tutto musicale del manifesto ci si tufferà invece stasera, nell’area Archeologica di Fratte con Baroque and Blu, brano che apre la I suite per flauto e jazz piano trio di Claude Bolling. Sarà l’elegante suono del flauto di Antonio Senatore con Raffaele Maisano al pianoforte, Marco Cuciniello al contrabbasso e Felice Marino alla batteria, a proporre un florilegio di miniature delle due suite, di Bolling, un vero ricamo sulla oramai bisunta storia dell’incontro tra musica colta e jazz, il quale dette vita alla “crossover music”, che è il simbolo dell’intero cartellone 2017 : eleganza discreta qualche accenno di blues, una cadenza rinascimentale qui, un minuetto là, improvvisazione, variazione e mutazione. Il 18 luglio, la ribalta etrusca sarà tutta per il quartetto del pianista Marco De Gennaro, con Armando Luongo alla batteria, Francesco Galatro al contrabbasso e Gerardo Palumbo alle percussioni per una serata “Enjoy” tra jazz afro-americano e latin jazz sotto le stelle. Il Gipsy Mood Quartet farà risuonare la piazza del duomo di Cava de’ Tirreni il 19 luglio con Massimo Barrella alla chitarra manouche, Osvaldo Costabile al violino e alla chitarra, Giuseppe Plaitano al clarinetto e Marco Cuciniello al contrabbasso, sulle tracce della mano sinistra del diavolo Django Reinhardt e dello swing francese, dalle sfumature creole, degli anni ’30. L’atrio del Duomo di Salerno accoglierà il 20 luglio Anna Bulkina, vincitrice del Premio di esecuzione pianistica “A. Napolitano”- Città di Salerno 2016, la quale proporrà le più carismatiche pagine della Scuola nazionale russa. Il 24 luglio, l’area archeologica di Fratte accoglierà una delle trombe jazz italiane più prestigiose, Flavio Boltro, ospite del Simone Sala Trio, con il leader al piano il quale ha partecipato anche al Concorso pianistico, sposando un’idea composita e pulita della tastiera, Mino Berlano al basso, Oreste Sbarra alla batteria, musica per i più raffinati palati jazzistici, e ascolto irrinunciabile per chiunque desideri apprezzare lo stile e l’eleganza di sonorità levigate ma non spassionatamente patinate, di composizioni traboccanti di impeto e vivacità ma anche di risvolti agrodolci e sapori nostalgici, meditativi, sognanti, in un “crossover” stilistico. Continua la raccolta fondi di Don Michele Pecoraro il 25 luglio nell’arena archeologica, col suo ensemble, protagonista di “Napule è na’ canzona”. La perla del cartellone jazz verrà esibita il 26 luglio, quando al gran coda posto sul palcoscenico dell’arena archeologica si assiderà Danilo Rea, il quale incontrerà il basso di Dario Deidda e la batteria di Amedeo Ariano, immettendo sulla tastiera anni di scientifica capacità di interplay e di scambio dei ruoli, nonchè raffinatezze armoniche e ritmiche, riuscendo a distillare divertimento, groove ed idee in quantità tale da sbalordire e ammaliare qualsiasi ascoltatore. Appuntamento di prammatica è il concerto dei Musicastoria il 27 luglio “Spasiba” che in bielorusso significa “grazie”, per raccogliere fondi in favore dell’orfanotrofio di Zhodino in Bielorussia. Un incontro musicale, uno scambio di emozioni che si ripete ogni anno nella sala musica dedicata a Paola Galdi, tra i piccoli di Zhodino. Il 29 è il giorno di un grande ritorno, quello dei Trombonisti Italiani. Lito Fontana, Rocco Degola, Andrea Maccagnan e Roberto Pecorelli, suonano insieme da sempre e condurranno il pubblico in un tour di melodie celeberrime dal galop del Guglielmo Tell di Rossini alla misteriosa Round about midnight di Thelonious Monk. Il 30 luglio verrà chiuso dal Paolo Palopoli quartet che presenterà il suo ultimo lavoro “Sounds of New York”, in cui il chitarrista scatta abilmente una fotografia della sua esperienza statunitense, che comprende, oltre alle sonorità mainstream e hard bop, anche quelle caratteristiche del blues e west coast. Il 31 luglio la scena sarà quella del Parco del Ciliegio di Baronissi, ove si accenderanno i riflettori sulla vocalist Simona De Rosa, con la sua voce fatta di miele e di fumo, che proporrà, un omaggio ad Ella Fitzgerald, nell’anno del centenario della nascita, con un quartetto made in Salerno, capitanato dal sax tenore di Daniele Scannapieco. Due gli appuntamenti a Cava de’ Tirreni, il 2 agosto con The Martucci Sisters & Carlo Lomanto, latori di quelle armonie vocali nate negli anni trenta e sviluppatesi nel raffinato vocalese, giunto fino ai nostri giorni , mentre il 6 agosto, Napoli canta ancora con la chitarra di Espedito De Marino e il mandolino di Gianni Marcellini, in un tour di melodie dall’ ‘800 ai giorni d’oggi, e l’11 agosto sarà l’Associazione “Il Tempio della musica” a presentare, ancora a Cava de’ Tirreni, il sentire dei giovani musicisti dell’ensemble “Enarmonici”. Gran finale il 18 agosto nel parco del Ciliegio di Baronissi con il quartetto del fisarmonicista Francesco Citera, che ci condurrà intorno al mondo dalla Francia all’Argentina, passando per l’Ungheria e il Brasile magari sulla Mercedes – Benz SSK 1928 di Lupin III.