di Arturo Calabrese In questi giorni, la Comunità Montana Alento Monte Stella sta vivendo giorni turbolenti. Quando pareva che l’era di Angelo Serra fosse finalmente terminata, e per finalmente si intende il significato temporale di “alla fine”, con l’avvento della novità legata al neo presidente Luigi Guerra, ecco arrivare una mozione di sfiducia firmata da Michele Apolito, dall’ex presidente Angelo Serra e dal traditore Andrea Russo che prima appoggiava Guerra, e quindi sé stesso come assessore, per poi sfiduciarlo e sfiduciarsi ma anche riproponendosi nella nuova giunta. Una vera e propria confusione. Ma l’attualità politica dell’ente montano fa tornare alla mente storie passate ed aneddoti del tempo che fu. Uno di essi vede come protagonista Angelo Vassallo, il sindaco pescatore trucidato nel 2015 di cui in tanti oggi si riempiono la bocca, dimenticando però come venne trattato dal territorio quando era alla guida della Comunità Montana cilentana. Ma andiamo con ordine. Angelo Vassallo, all’epoca dei fatti, era sindaco di Pollica e venne eletto presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella. L’ente era molto grande e a differenza di oggi contava anche quei comuni che si affacciavano sul mare, prima ancora che cambiasse la legge con la quale, oggi, si sono ristrette le maglie. L’arrivo di Vassallo alla guida dell’ente, nei primi anni 2000, portò una ventata di novità, esattamente come ha ricordato il fratello Dario, presidente della Fondazione, in un suo intervento pubblicato ieri da “Le Cronache”. Stabilizzazioni dei dipendenti, guide turistiche, potenziamento della Comunità che venne conosciuta e premiata all’estero. Questo fino a quando arrivò la sfiducia ad opera di colui il quale oggi lo ha fatto con Guerra. Sempre quel Michele Apolito, sindaco di Ogliastro Cilento, che ha scritto come grazie a lui la Comunità Montana avrà nuovamente una gestione democratica, continuando a ricordare il fatto che fosse in politica dal 1975. Il nuovo che avanza. Ma veniamo a quanto accadde in un caldo agosto del 2006. Il presidente Angelo Vassallo viene sfiduciato grazie alla nuova mozione Apolito. Siamo in democrazia, ciò è tutto legittimo, ma meno legittimo è stato quanto accaduto in alcuni paesi dell’area del Monte Stella, tra cui Omignano Ai muri di vari centri vennero affissi dei manifesti che portavano il nome Vassallo presidente che era morto, metaforicamente, con la sua ciurma e cioè con coloro i quali gli erano rimasti fedeli. Un aneddoto di cui in molti hanno perso la memoria volutamente o meno, ma che ben racconta cosa fosse il Cilento e quale fosse il pensiero nei confronti di Angelo Vassallo. In tanti, oggi, si riempiono la bocca del sindaco pescatore, dei suoi insegnamenti, di ricerca della verità, ma poi c’è chi applica o ha applicato, ricordiamo la vicenda delle pagine strappate, la damnatio memoriae. Cancellare ogni traccia del passaggio di qualcuno ed in particolare le opere positive.Un altro illustre personaggio legato al Cilento e che qui viene fin troppo spesso nominato per fini non propriamente leciti parlava di corsi e di ricorsi. Oggi ci sono i ricorsi della storia, squallide ripetizioni di fatti accaduti e purtroppo caduti nell’oblio.
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