Commercio in crisi a Salerno, l'opposizione chiede risposte a Loffredo - Le Cronache
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Commercio in crisi a Salerno, l’opposizione chiede risposte a Loffredo

Commercio in crisi a Salerno, l’opposizione chiede risposte a Loffredo

Ieri mattina la consegna simbolica delle chiavi dei propri esercizi commerciali al sindaco Napoli e all’assessore all’Annona Loffredo. Una resa da parte dei commercianti “piegati” dall’emergenza covid-19. Tre consiglieri dell’opposizione di palazzo di città – Cammarota, celano e Russomando – chiedono all’assessore Loffredo fatti concreti in aiuto alla categoria invece delle solite frasi  che la circostanza impone. “L’assessore Loffredo, invece di esprimere la sua umana e personale solidarietà agli esercenti in gravi difficoltà economica, a quelli che gli hanno consegnato le chiavi delle loro attività per intenderci, faccia qualcosa di concreto, perché gli compete e gli viene richiesto con forza anche dai consiglieri comunali. – scrivono i tre consiglieri in una nota congiunta – E’ stato proposto nei giorni scorsi di provvedere a carico del comune alla sanificazione obbligatoria, gestendo un servizio (al più facendo pagare un piccolo contributo) ed organizzando il lavoro propedeutico alla riapertura. E’ stato richiesto nei giorni scorsi di dare la possibilità agli esercenti di rimanere aperti per l’intera giornata, nonostante le consegne a domicilio, perchè si possa mangiare, come avviene ovunque, il gelato la sera e la pizza a pranzo. Ancor meglio sarebbe richiedere, con la forza che deriva dal ruolo, alle Autorità regionali di consentire anche la vendita nella modalità di asporto, come già avviene per i panifici ed per gli esercenti che vendono generi alimentari. E’ stato proposto nei giorni scorsi di realizzare una app che inserisse tutte gli esercizi che hanno scelto di aprire l’attività nella modalità di consegna a domicilio, per favorire la pubblicità degli stessi, per incentivare, altresì, ad aprire chi fosse scoraggiato da eccessivi costi di gestione ed offrendo, nel contempo, un servizio ai cittadini che non sanno a chi rivolgersi. In tal modo, e non solo esprimendo solidarietà personale, chi governa i processi, chi ha potere decisionale, aiuta gli esercenti e difende il tessuto produttivo locale”.