“L’internazionalizzazione va affrontata pianificando e facendo squadra. E il ruolo dei commercialisti sarà fondamentale per il rilancio del brand Italia all’estero, soprattutto dopo la pandemia”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, durante il suo intervento alla tavola rotonda su “Iniziative e progetti del Sistema Italia per l’internazionalizzazione e il sostegno all’export” nel corso del webinar “Il Sistema Italia per l’Internazionalizzazione delle imprese campane” che si è svolto all’Interporto di Nola. All’evento, organizzato dalla Farnesina in collaborazione con Agenzia ICE e il CIS-Interporto Campano, ha partecipato anche il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio. “Da tempo – ha spiegato Moretta – il commercialista è un consulente strategico globale. Stiamo ‘cambiando pelle’, quasi abbandonando del tutto la figura di contabile, fiscalista e la dichiarazione dei redditi. Questo perché rappresentiamo una professione nuova che ha assunto un ruolo concreto, accanto alle aziende: è il suo consigliere di fiducia che consiglia le strategie d’impresa da adottarei. Inoltre, siamo lì a declinare e interpretare le nuove norme che l’imprenditore incontra ogni giorno”. Ma la figura del commercialista diventa sempre più internazionale e la conferma arriva dallo stesso Moretta: “Sui 118mila commercialisti in Italia, ormai si è creato un comparto solido e importante di specialisti nel settore dell’internazionalizzazione. Qui la formazione aiuta sempre più a preparare gli iscritti ai vari ordini ad affrontare con sapienza il tema dell’internazionalizzazione, senza improvvisazione e mettendo da parte la tuttologia, che rischia solo di far spendere e sprecare fondi inutili”. Sulla questione sottolineata dal ministro Di Maio, secondo Moretta “è importante come i numeri dell’export siano in crescita nonostante pandemia e problemi ad essa connessi. Facendo squadra e pianificando con tutte gli attori in campo, le forze si moltiplicano e arriveranno risultati importanti. Insieme a Sace, Agenzia Ice, Cassa del Mezzogiorno ed Enti, noi commercialisti possiamo dare una mano concreta per far sì che il Made in Italy, il nostro vero valore aggiunto, possa essere rilanciato all’estero. Soprattutto in Campania – ha concluso il presidente dell’Odcec Napoli – abbiamo un enorme potenziale inespresso e grandissime capacità: facciamocele riconoscere in Italia e all’estero”.
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