SALERNO. Criticati e bistrattati ad inizio stagione, osannati ed invocati nel girone di ritorno: Daniele Cacia e Massimo Coda hanno vissuto, rispettivamente ad Ascoli e Salerno, un’esperienza molto simile. Il primo vanta indubbiamente una carriera più prestigiosa del più giovane collega, avendo realizzato qualcosa come 88 reti, di cui ben 84 in cadetteria ed uno addirittura in Europa League con la maglia della Fiorentina. Coda, di cinque anni e mezzo più giovane ma che ha però già all’attivo un bottino di 45 reti in carriera, è al primo anno in serie B ed è già ad un passo dal suo primato personale di 18 realizzazioni fissato due stagioni fa con la maglia del Nova Gorica, società slovena di massima serie con cui ha vinto il titolo di miglior calciatore del campionato ed una Coppa Nazionale. Saranno loro i protagonisti indiscussi della sfida salvezza che, sabato al Del Duca, contrapporrà Ascoli e Salernitana. Alle loro capacità realizzative si affideranno i tifosi di bianconeri e granata, gli stessi che fino a qualche mese fa li avevano aspramente criticati. Sia Cacia che Coda, infatti, hanno tenuto un rendimento parallelo. Entrambi, nel girone d’andata, hanno realizzato soltanto 4 reti, salvo poi esplodere nel girone di ritorno in cui, finora, hanno siglato 11 gol a testa arrivando in cima alla classifica marcatori a quota 15. Spulciando ulteriormente i dati statistici fatti segnare dai due attaccanti, si evince come il loro cammino in questa stagione è stato molto simile. Dei 15 gol messi a segno, sia Cacia che Coda ne hanno realizzati 4 su calcio di rigore, fallendone uno a testa. Anche le ammonizioni sono le medesime, quattro, così come il contributo alla squadra in termini di passaggi riusciti a partita, 46,6 per Cacia, 46,5 per Coda. Per quanto riguarda le presenze, prevale il bomber granata con 37 (per 2809 minuti giocati, finora il calciatore più presente della Salernitana) in cui 12 volte è stato sostituito, 5 volte è subentrato ed una sola volta è rimasto in panchina. 31 invece le presenze di Cacia per 2394 minuti trascorsi sul terreno di gioco, con 4 subentri, 16 sostituzioni e due volte in panchina per tutta la gara. Massimo Coda è in vantaggio in altre due significative statistiche rispetto al collega marchigiano: nelle palle recuperate a partita (4,6 contro le 3,1 di Cacia) e nei tiri in porta a partita (3,7 contro 2,3 dell’ascolano). Un contributo quantitativo alla squadra maggiore da parte del cavese, avanti all’attaccante nativo di Catanzaro nella speciale classifica IVG. Coda infatti vanta un coefficiente pari a 20,2, un punto in più rispetto a quello di Cacia fermo a 19,1. L’ago della bilancia, insomma, pende leggermente dalla parte dell’attaccante della Salernitana. Una differenza minima che magari Coda cercherà di incrementare a proprio favore nel duello di sabato prossimo al Del Duca. Una sfida nella sfida che contribuirà ad infiammare ulteriormente Ascoli-Salernitana.
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