Clarinet Memories: il Ghirelli saluta in musica il 2022 - Le Cronache
Musica Spettacolo e Cultura

Clarinet Memories: il Ghirelli saluta in musica il 2022

Clarinet Memories: il Ghirelli saluta in musica il 2022

Questa sera, alle ore 20, il Samnium clarinet choir composto da laureati e studenti dei Conservatori di Salerno e Benevento offriranno un concerto in cui spazieranno tra pagine operistiche e originali

Di Olga Chieffi

La programmazione del Teatro Ghirelli, prosegue questa sera alle ore 20, con un concerto intitolato “Clarinet memories – Dalla Sinfonia all’Opera ”, uno spettacolo che presenta il clarinetto come strumento versatile, un concerto che vedrà protagonista il Samnium Clarinet Choir composto da laureati e studenti dei Conservatori musicali “G.Martucci” di Salerno e “N.Sala” di Benevento e che schiererà al Clarinetto piccolo mib Mario D’Apice, Clarinetti primi: Giovanni Liguori, Antonio Di Costanzo, Aniello Sansone e Manuel Magurno; Clarinetti secondi: Vincenza Fiorillo, Maria Apuzzo, Sabrina Mercurio e Francesco Calvano; Clarinetti terzi:Giammarco Casani, Alessio Mecarolo, Leandro Fanelli e Valerio Vassallo; Clarinetti quarti: Lidia Bentivenga, Alberto De Vivo, Armen Proietti e Angela Bloise; Clarinetto contralto Francesco Pio Ferrentino e Clarinetto basso Carlo Rufo, strumentisti che spaziano dalle trascrizioni delle  sinfonie, opere e balletti dei grandi compositori italiani come Verdi e Puccini, alla musica Solistica, alle melodie natalizie e allo swing. L’ensemble è una delle pochissime realtà nazionali che annovera essenzialmente quasi tutti i “tagli” della famiglia dei clarinetti. Il coro di clarinetti, inaugurerà la serata con una pagina del compositore belga Roland Cardon, Claribel dalla fresca e fluida invenzione. Ed ecco il Felix Mendelssohn Bartholdy innamorato del colore del clarinetto con il Konzertstück  n. 2 op. 114, per clarinetto, corno di bassetto e pianoforte, composto a Berlino nell’inverno del 1832-1833, dedicato a due amici per esecuzioni familiari, il virtuoso clarinettista Heinrich Baermann e suo figlio Karl che suonava il bassethorn, nell’orchestra dell’Opera Reale di Monaco. Il lavoro, che ascolteremo in una trascrizione per ensemble, con solisti il docente del nostro conservatorio Giammarco Casani e quello dell’istitituzione di Benevento Nicola D’Apice, è articolato in tre movimenti che sfociano direttamente uno sull’altro e che mostrano, ancora una volta, il notevole influsso di Weber: ad un movimento iniziale assai impetuoso, fa seguito un lento spirituale, mentre il terzo tempo offre ampi squarci virtuosistici, tali da far brillare l’abilità esecutiva degli interpreti. Clarinet Memories, una fuga su temi di Ernesto Cavallini, un omaggio al compianto clarinettista Raffaele Di Costanzo di Walter Farina, dalla fresca e vivida intenzione, per chiudere con il Theme for clarinet e la Jewish Suite due pagine composte da Michele Mangani, dalle speziature Klezmer. Il Preludio dell’Attila di Verdi, con i suoi contrasti emotivi, ma semplice e lineare, sfocerà, poi in una Fantasia dalle sue opere che tanto spazio offrono a questo strumento, per poi proseguire con “Puccini for clarinet” fantasia che spazierà da Tosca con il suo celebre solo che introduce l’addio alla vita di Cavaradossi  “E lucevan le stelle” alla Bohéme con il racconto di Mimì sino agli urti di Turandot. Finale natalizio con Silent Night di Gruber, ma  diciamo pure “Stille Nacht,  Heilige Nacht”, che il compositore  arrangiò nel 1818 per coro e chitarra, ma che qui ascolteremo in una trascrizione ancora di Walter Farina.