NOCERA INFERIORE. «L’alternativa alla politica? Sono io». Non lascia dubbi l’affermazione del candidato al Consiglio regionale Pasquale Citro. Per consentire alla Regione Campania di riprendere il suo processo di sviluppo è necessaria una buona dose di concretezza. «Basta con i proclami e con il libro dei sogni». Le sue parole arrivano nel giorno dello scambio di auguri che l’imprenditore prestato alla politica ha voluto organizzare per pochi intimi nella sua sede elettorale, la stessa sede che tra una decina di giorni ospiterà l’ex ministro Clemente Mastella che sarà a Nocera Inferiore per la benedizione ufficiale della sua candidatura. Dottore Citro quali sono le proposte per il territorio? «Non è utile in questo momento storico sprecare energie in mille rivoli, ipotizzando o facendo decollare decine di progetti che poi rimangono fermi al palo perché vengono a mancare le risorse. Sembriamo diventati il paese delle cosiddette “incompiute”. Tanti lavori decollano e poi non vengono completati perché terminano i soldi. Occorre oggi lavorare per ottimizzare le risorse e pianificando risparmio. Si possono ottenere servizi risparmiando ingenti risorse ma molti enti, soprattutto pubblici, sembrano non preoccuparsene. Così come, noto con stupore, si perdono finanziamenti europei semplicemente perché non vengono intercettati, negando così a tanti giovani di sfruttare importanti opportunità di sviluppare imprenditoria locale o di trovare lavoro». Cosa immagina per migliorare la vivibilità del territorio? La mobilità non può essere concepita più in maniera frammentata. Solo immaginando un progetto in rete si possono ottimizzare i servizi al cittadino e investire le giuste risorse. Riguardo a questo sposo in pieno il progetto dell’Archeoclub sull’interramento della linea ferrata da Nocera Superiore a Pompei-Torre Annunziata, con la creazione di un grande tappeto verde, la realizzazione di più stazioni ferroviarie, di un nuovo scalo all’altezza dello svincolo A 30 di Nocera Inferiore. Quali posso essere le nuove linee di sviluppo per l’Agro nocerino? Come ho imparato fin da ragazzo, quando ero socio dell’Archeoclub e Italia Nostra, l’Agro può avere uno sviluppo nel settore del risanamento ambientale dell’agricoltura di qualità e biosostenibile e nella valorizzazione dell’ingente patrimonio culturale, a partire dai beni archeologici di Nuceria Alfaterna a quelli monumentali medievali e moderni. Dobbiamo arrivare preparati con progetti concreti per sfruttare la grande occasione del polo museale nella caserma “Tofano”. Dal punto di vista industriale? «L’Agro deve tornare ad essere terra di elaborazione ed innovazione di processo e di prodotto per recuperare quella leadership nel settore dell’industria che ha sempre avuto. I fondi anche per questo ci sono bisogna, però, elaborare progetti con l’ausilio delle pubbliche amministrazioni. C’è poi il settore delle efficientamento energetico: i Comuni con piccoli investimenti potrebbero risparmiare centinaia di migliaia di euro l’anno solo in costi di energia elettrica». Gerardina Pepe
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