Cirielli contro Carfagna: "Lei responsabile del disastro elettorale a Salerno" - Le Cronache
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Cirielli contro Carfagna: “Lei responsabile del disastro elettorale a Salerno”

Cirielli contro Carfagna: “Lei responsabile del disastro elettorale a Salerno”

di Andrea Pellegrino

Nessun margine di manovra sul nome di Amatruda. Fratelli d’Italia, con Edmondo Cirielli in testa, contesta il metodo di Forza Italia ed accusa Mara Carfagna. «Ora che si è ricordata di Salerno chiede l’unità? Mi dispiace ha già fatto troppi danni», tuona Edmondo Cirielli che sbarra le porte alla candidatura di Gaetano Amatruda e riporta la vicenda sul tavolo nazionale. «Non senza – annuncia il deputato salernitano – ripercussioni a livello regionale». Edmondo Cirielli, infatti, ricorda: «Da tre mesi noi dei Fratelli d’Italia facciamo appello all’unità, ed abbiamo proposto anche il nome di un giovane brillante che è coordinatore regionale di Fdi e che ha fatto anche il presidente della provincia. Su questa proposta Forza Italia non ci ha degnato di un solo cenno. Ora la Carfagna si ricorda di Salerno e chiede l’unità. Il tutto – prosegue Cirielli – mentre a Battipaglia ha già scelto la sua candidata sindaco che alle scorse Regionali ha sostenuto De Luca». Unità, dunque, rispedita al mittente dal deputato che tuona ancora: «Per quanto ci riguarda ci rivolgeremo al tavolo nazionale e non escludo ripercussioni a livello regionale. Ricordo ancora che Mara Carfagna è la responsabile della disfatta del centrodestra nei comuni superiori ai 15mila abitanti ed è la responsabile della disfatta alle scorse elezioni regionali. Con un accordo sottobanco, Forza Italia ha fatto vincere il sindaco di Sarno, con ripercussioni anche per Stefano Caldoro nella corsa regionale. La nostra pazienza ha un limite ed ho compreso – conclude Cirielli – che Forza Italia a Salerno vuol giocare a perdere».
Enzo Fasano, coordinatore provinciale di Forza Italia resta però ottimista: «Guardiamo verso un unico obiettivo ed il contributo di Forza Italia è di far uscire il centrodestra dalle difficoltà». «Quello di Gaetano Amatruda – ha continuato Fasano – è un nome ampiamente condiviso da più forze politiche di centrodestra. Mi sono speso moltissimo per raggiungere il  risultato dell’unità, che insieme a noi sta concretizzando Amatruda. Spero nel dialogo con Fratelli d’Italia. Un passaggio che sicuramente devono fare i partiti, ma per il quale deve spendersi con la sua capacità anche il candidato, che aldilà della giovane età, ha esperienza ed autorevolezza per sciogliere quest’ultimo nodo». «Qualche distinguo è fisiologico – ha precisato Fasano -, perché tanti erano gli aspiranti. Finora abbiamo fatto un buon lavoro. Il profilo del candidato – ha concluso – è quello che cercavamo, è un giovane fuori dai veleni antichi del centrodestra che può dare il meglio di se in questa campagna elettorale, soprattutto sul campo della comunicazione dove giocano un ruolo primario le sue capacità professionali». Ma nonostante la tranquillità di Fasano in Forza Italia restano i problemi. A partire da Antonio Roscia che dice: « Il senatore Fasano davanti alla mia umile disponibilitá data per iscritto non ha avvertito nemmeno il garbo di dirmi o scrivermi un semplice “no, grazie”m utilizzano cuna arroganza istituzionale tipica di Forza Italia a Salerno. Quella di Amatruda è una scelta che non sosterrò per i motivi politici che ho cercato inutilmente di spiegargli ma che tanti altri hanno invece ben compreso. Mi auguro – continua Roscia –  allora che, a sostegno di Amatruda uomo nuovo di Forza Italia Salerno, si candidino in lista tutti i dirigenti salernitani a cominciare proprio da Enzo Fasano, il quale non farà certo mancare il suo importante contributo elettorale, visto che a differenza di Mara Carfagna non sta salvando il destino della Nazione». Ma stando ai nomi, a quanto pare, sul tavolo resisterebbe solo la candidatura di Peppe Zitarosa al Consiglio comunale. D’altronde Zitarosa pare sia stato uno dei principali sponsor di Gaetano Amatruda nel mentre prende le distanze sempre di più Raffaele Adinolfi che medita anche di lasciare la guida del partito cittadino. Alla finestra, invece, ci resta Lello Ciccone. Quanto agli alleati, Noi con Salvini annuncia: «Sette giorni ancora per fare chiarezza, poi ci dovrà essere una presentazione ufficiale con Carfagna e Caldoro del candidato sindaco».