Le festività natalizie in corso stanno costituendo un timido ritorno alla vita, a quel periodo in cui il Covid non esisteva e quando restrizioni, mascherine, distanziamento non si sapeva cosa fossero. Sono tantissimi, infatti, gli eventi sul territorio cilentano inerenti alle festività natalizie. Molti paesi dell’entroterra, dove maggiormente si sono sentite le assenze di determinati eventi che vengono vissuti come rari momenti di unione e di vera vita del borgo, hanno organizzato la classica rappresentazione del presepe vivente. Gli abitanti si cimentano nell’interpretazione quanto più fedele delle varie raffigurazioni presepiali, in clima di serenità ed amicizia tipica dei piccoli borghi.
Rutino e Lustra ad esempio, ma solo per citarne alcuni, hanno dato fede ad una tradizione che le restrizioni avevano soltanto sopito ma senza spegnere. Nel centro lustrese, il presepe era stato interpretato lo scorso anno con grande successo, ma in una edizione molto ristretta e limitata soltanto alla navata principale della chiesa della Madonna delle Grazie. Grazie all’impegno dei giovani, della parrocchia e dell’intera popolazione, il presepe vivente è stato un gran successo, una piccola luce nel buio. Come anche nella vicina Rutino, gli attori in erba hanno riempito e toccato vari punti dei paesi, facendo diventare realtà le scene del presepe. L’appuntamento è adesso rimandato al sei di gennaio quando a Lustra arriveranno i re magi che, come da tradizione, receheranno in dono l’oro. l’incenso e la mrra.
A Rutino, invece, si accolgierà la befana, rinnovo di un altro appuntamento purtroppo diverse volte mancato. Come nei due centri cilentani, così anche a Sessa Cilento, paese del Monte Stella, torna una tradizione. È quella del falò, la “focara”, che si terrà questa sera presso la Chiesa degli Eremiti. Ad organizzare l’evento, l’associazione Laboratorio Montestella che ha pensato agli antichi ruderi della chiesa. Nella frazione di San Mango, dunque, sarà la notte del 30 dicembre quella in cui – a partire dalle ore 20.00 – si accenderà la focara in uno dei posti più suggestivi dell’intero comune. Ad arricchire la serata, ci sarà buon cibo e buona musica a cura degli Zira Folk Sound. Tradizione molto sentita nel Cilento quella della focara. È il caso, ad esempio, di Torchiara dove il 17 di gennaio è tradizione accendere una grande pira in onore di Sant’Antonio Abate, il Sant’Antuono dei cilentani.
Dopo diversi anni in cui è stata rimandata, la focara del 2023 dovrebbe tenersi ed infatti il Comitato Festa sta scaldando i motori per farsi trovare pronto per quello che è uno dei più importanti momenti di fede e di tradizione per il Cilento. Stesso discorso anche per Agropoli, dove nel centro storico si stanno tenendo vari piccoli eventi legati al natale. Mercatini, concerti, rappresentazioni e tutto quanto possa creare la magia natalizia. Un gran numero di eventi che fa dimenticare le difficoltà e le sofferenze degli ultimi anni, rappresentando in toto la voglia di ripartire e di lasciarsi alle spalle i tristi momenti del 2020, del 2021 e in parte di questo 2022. Le festività in corso sono un primo passo verso la normalità.