Gli inviati Erika Noschese e Arturo Calabrese
«Questo sarà l’ultimo anno della marcia. Sono certo che a breve gli assassini di Angelo saranno consegnati alla giustizia». Lo ha detto Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore ucciso il 5 settembre 2010 nel corso della ormai tradizionale marcia della Legalità organizzata dalla Fondazione “Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore” per il 13° anniversario della tragica scomparsa del Sindaco. Il corteo, partito dal porto di Acciaroli, è giunto nel luogo in cui la sera del 5 settembre Vassallo venne ucciso con nove colpi di pistola da una mano armata ed ancora ignota, mentre stava facendo rientro a casa a bordo della sua macchina. «Arriveremo alla verità su chi ha ucciso Angelo, pertanto questa è l’ultima marcia che faremo: entro il prossimo anno gli assassini saranno assicurati alla giustizia, domani o fra trecentosessanta quattro giorni ma sarà così», ha detto Dario Vassallo tra gli applausi dei presenti. E più che di presenze, forse, vale la pena accendere i riflettori sulle assenze: pochi, pochissimi esponenti politici come il consigliere regionale Michele Cammarano, l’ex deputato Nicola Provenza e l’ex senatrice Felicia Gaudiano. Gli amministratori locali invece sembrano aver perso l’ennesima occasione per dimostrare di essere dalla parte del popolo, della legalità, della giustizia. Presente solo il sindaco di Pollica Stefano Pisani che ha preferito non intervenire, lasciando la marcia non appena giunti sul luogo dell’omicidio. A seguire la marcia il Maestro Fernando Alfonso Mangone, autore dell’opera Sii luce, dedicata proprio ad Angelo Vassallo. «Quest’opera è fondamentale per l’esistenza della fondazione, inutile girarci attorno: dobbiamo ringraziare chi si impegna per questo Paese, anche l’arte è importante. Dobbiamo dare dignità ad uno Stato che si definisce democratico. Non abbasseremo la guardia, non ci fermeremo neanche quando gli assassini saranno assicurati alla giustizia: dovranno pagare per il crimine commesso», ha aggiunto Vassallo. «Noi stiamo facendo, consapevoli del fatto che c’è una sola sacra carta che può proteggere la nostra dignità, la verità e la democrazia: la Costituzione. Ci sentiamo in prima fila nel difenderla ed è sulla base di ciò che è nata l’iniziativa I Sentieri della Verità», ha dichiarato Barbara Tibaldi, membro della segreteria nazionale Fiom, presente ieri ad Acciaroli. «Questo è il sentiero della dignità, nell’aria di questa marcia silenziosa si respira la dignità e noi ci siamo. Angelo è stato un grande sindaco, ha lottato per la verità, noi saremo al vostro fianco sempre», ha aggiunto la Tibaldi. A ricordare il sindaco Vassallo anche il consigliere regionale Cammarano: «abbiamo davvero bisogno di sindaci come Angelo, non solo per l’onestà che ha dimostrato negli anni ma per la visione e la filosofia, applicata al luogo in cui viveva», ha detto il presidente della commissione Aree Interne. Tante le persone provenienti da altre regioni d’Italia che hanno voluto essere presenti per raccontare il loro impegno nel nome di Angelo Vassallo. «Vengo dalla Calabria, sono una docente e ho portato nella mia scuola la legalità, ho detto no alla ‘ndrangheta ma hanno provato a mettermi i bastoni tra le ruote, mi hanno sbattuto fuori dalla scuola ma, alla fine, a vincere la battaglia sono stata io», ha raccontato la docente. A raccontare la sua storia, il legame con Angelo Vassallo e con la Fondazione anche Manuel Chiappetta, pescatore dell’Associazione Imprese di Pesca Maratea che ha acceso i riflettori sull’impegno portato avanti da Angelo.