Centri per l’Impiego non hanno compito di segnalare ai Comuni i cosiddetti occupabili - Le Cronache
Cronaca

Centri per l’Impiego non hanno compito di segnalare ai Comuni i cosiddetti occupabili

Centri per l’Impiego non hanno compito di segnalare ai Comuni i cosiddetti occupabili

«In relazione al Reddito di Cittadinanza – e a notizie apparse su alcuni organi di informazione – si precisa che i Centri per l’Impiego della Campania non hanno il compito, né potrebbero averlo, di segnalare ai Comuni quanti, nel novero dei cosiddetti “occupabili” beneficiari del RdC, presentino situazioni di particolare disagio per la conseguente presa in carico da parte dei Servizi sociali dei Comuni». È quanto rendono noto da Palazzo Santa Lucia in merito alla possibilità di utilizzare i Navigator per aiutare i percettori del Reddito di Cittadinanza. «I Centri per l’Impiego non sono in possesso di informazioni relative alle condizioni di fragilità dei soggetti. I sistemi informativi in uso ai Centri per l’impiego, che operano in cooperazione applicativa con i sistemi nazionali, non gestiscono notizie utili ad enucleare eventuali casi di fragilità o disagio, ad eccezione dei dati anagrafici e delle schede anagrafiche professionali.  È compito dei Servizi Sociali individuare attraverso un’analisi preliminare prima, e multidimensionale poi, eventuali esigenze di prese in carico ai fini dell’attivazione di percorsi individuali di sostegno», hanno poi aggiunto. “Va fatta una selezione corretta – e vera, non finta – della povera gente. Oggi possiamo farlo, utilizzando i servizi sociali, i piani sociali di zona, l’Inps, possiamo avere tutte le informazioni disponibili per avere un elenco della povera gente, a cui dobbiamo garantire un reddito minimo. Non possiamo lasciare nella disperazione centinaia di migliaia di persone”. È la posizione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, interpellato, sul reddito di cittadinanza. De Luca spiega di voler rilanciare “la proposta già formulata dalla Regione Campania: un piano per il lavoro nazionale per assumere 300mila giovani del Sud. La crisi sociale – osserva – a un certo punto diventa crisi democratica, perdita di fiducia nelle istituzioni. Lavorando su diversi piani, ci avvicineremo ai paesi civili d’Europa”. Sì dal governatore a un secondo concorsone regionale “se – spiega – arrivano dai Comuni richieste per 2mila, 3mila, 4mila dipendenti almeno, per coprire i vuoti nelle piante organiche. A quel punto saremo pronti a varare un altro concorsone, e stavolta la gestione direttamente come Regione Campania, senza il Formez”. “Noi – aggiunge De Luca – pensiamo a una battaglia per avere la Zes per tutto il Sud, un piano per il lavoro nazionale per la Pubblica Amministrazione. Stiamo facendo il massimo possibile per il lavoro nei nostri territori. È una battaglia difficile, anche perché non arrivano fondi europei che sono vitali per noi. Questa vicenda del Fondo sviluppo e coesione è diventata veramente uno scandalo nazionale. Da un anno sono bloccati oltre 20 miliardi di euro”.