Cava de’ Tirreni. Voto di scambio, dopo la decisione della Cassazione che ha confermato la sentenza d’Appello respingendo il ricorso di tutti gli imputati, finiscono in carcere Insieme all’ex vice sindaco Enrico Polichetti, Mario e Domenico Caputano unitamente a Carlo Lamberti. I giudici della Corte d’Appello avevano riqualificato le pene condannando Dante Zullo a 24 anni e 10 mesi di reclusione; Vincenzo Porpora a 14 anni; Geraldine Zullo a 15 anni e 6 mesi; Carmela Lamberti a 10 anni e due mesi, con revoca della sospensione della pena e confisca dei beni; Carlo Lamberti a 10 anni e 4 mesi con confisca dei beni; Antonio Di Marino a 10 anni e 6 mesi; Antonio Santoriello a 14 anni; Vincenzo Zullo a 10 anni, Domenico Caputano (sei anni e sei mesi) e Mario Caputano (tre anni e sette mesi). Polichetti invece era stato accusato da un pentito, Giovanni Sorrentino, di aver coinvolto, con la complicità di un funzionario comunale assolto in primo grado con formula piena (assoluzione confermata in secondo grado) – il clan Zullo nell’organizzazione della festa della Pizza svoltasi a Cava nel 2016. E, soprattutto, di essere stato aiutato elettoralmente dallo stesso gruppo criminale in occasione della campagna elettorale del 2015. Polichetti, che all’indomani dello scandalo si dimise subito dalla carica di vice sindaco, ha sempre sostenuto la sua innocenza e la sua totale estraneità ai fatti. Il politico cavese era stato assolto, invece, dall’accusa di abuso di ufficio e prima della sentenza del ribaltone in Appello aveva nuovamente ribadito di essere innocente. Ieri il decreto di esecuzione per tutti.
