Cava. A Di Domenico fu cambiata la cura psichiatrica - Le Cronache Ultimora
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Cava. A Di Domenico fu cambiata la cura psichiatrica

Cava. A Di Domenico fu cambiata la cura psichiatrica

Cava de’ Tirreni. Due morti, un dolore immenso e tante domande senza risposte. Che potrebbero essere fornite dalla madre di Anna Tagliaferri, ricoverata in ospedale dopo le ferite causate da Diego Di Domenico mentre si accaniva sul corpo della 40enne. La donna è stata sottoposta a intervento chirurgico ieri e oggi potrà fornire agli inquirenti particolari sulla lite che ha innescato la furia prima omicida e poi suicida del 40enne Di Domenico. Emerge il particolare che prima di uccidere Anna, l’uomo avrebbe, forse in preda ad un raptus di follia, distrutto mobili e suppellettili. Il sommelier, che conosceva Anna Tagliaferri dai tempi del Liceo, sarebbe stato in cura presso il Dipartimento di salute mentale della Asl di Salerno ma era in cura presso uno psichiatra privato. Il suo vecchio medico sarebbe stato cambiato negli ultimi tempi e sarebbe stata cambiata anche la terapia, non più siringhe ma pillole. Gli inquirenti vorranno accertare se questo ha portato poi ad un peggioramento delle condizioni di salute mentali dell’uomo, sfociate nell’omicidio. Tuttavia dalle indagini, al momento, non sarebbero emerse né denunce da parte della donna né amici e conoscenti hanno riferito di episodi di violenza all’interno della coppia. I carabinieri del reparto territoriale e della compagnia di Cava de’ Tirreni intanto sono ritornati ieri nella casa di via Ragone per ulteriori rilievi da consegnare alle indagini coordinate dalla procura nocerina. Ciò che è accaduto nell’appartamento al primo piano è chiaro a tutti, manca qualche dettaglio ma la dinamica sarebbe delineata. Per concludere l’inchiesta e archiviarla, salvo clamorosi colpi di scena, mancano le dichiarazioni della 75enne Giovanna Venosi, madre di Anna Tagliaferri che potrebbero arrivare oggi. Il 40enne, dopo aver ferito la ex compagna a morte, è salito sul tetto della stessa abitazione e si è lanciato nel vuoto, morendo sul colpo. In casa non sono stati trovati biglietti o lettere che possano spiegare il gesto. Ad indagare sono i carabinieri del Reparto Sia la salma di Tagliaferri sia quella di Di Domenico si trovano all’obitorio dell’ospedale di Nocera Inferiore in attesa dei prossimi accertamenti. Oggi potrebbe esserci l’incarico per l’autopsia soprattutto sul corpo della 40enne che insieme ai fratelli Federico e Osvaldo gestiva la storica pasticceria Tirrena in centro a Cava. La stessa attività commerciale, nonostante il gravissimo lutto, ha fatto sapere di volere rispettare gli impegni presi con la clientela. “Come avrebbe voluto e fatto l’amata Anna”.