CASTEL SAN GIORGIO. Amministrazione Sammartino, fa discutere la nomina di Andrea Donato a consigliere personale politico del primo cittadino. Ne esce a pezzi Manuel Capuano che da capolista si era affrettato a chiarire tutte le sere che Donato non c’entrava nulla con la futura amministrazione. Ne esce sconfitto Sammartino che per rimettere ordine tra i suoi assessori evidentemente ha bisogno di un carisma e di una volontà fino a questo momento insufficiente, ne esce massacrato il gruppo dei Cirielliani che si ritrovano il più deluchiano dei deluchiani a consigliere politico del primo cittadino. Ne esce vittorioso chi dalla lista di Longanella aveva avvisato i cittadini che Sammartino era solo la “foglia di fico” pubblica di Andrea Donato e chi, come Salvati, Lanzara e De Caro, avevano detto a chiare lettere che i giovani capeggiati da Capuano avrebbero finito per essere ridotti a vassalli dell’ex sindaco. Così è stato. La nomina di Donato è gratuita e senza neanche rimborsi spese. Non costerà nulla al Comune, ma il significato politico è chiaro e vale più di qualsiasi cifra. La nomina parla esplicitamente di: “… come consigiiere politico, per assicurare una efficace sinergia nei rapporti con tutti i livelli istituzionaii, ai fìni dell’attuazione delle linee programmatiche di mandato derivanti dal programma elettorale, con particolare riferimento ai procedimenti relativi all’accesso a finanziamenti comunitari governativi, regionali, provinciali e di tutti gli altri Enti preposti, nonché a quelli relativi alla gestione del territorio…..”. Volendo quindi Donato potrebbe interessarsi anche di rifiuti, scuole, lavori pubblici , insomma di tutto….il sindaco ombra in poche parole. Donato è l’unico politico di Castel San Giorgio a vantare importanti traguardi raggiunti e di certo non ha rivali sul territorio, ma a questo punto non era meglio che a candidarsi a sindaco sei mesi fa fosse stato lui in prima persona? Ma cosa si nasconde dietro l’affidamento dell’incarico? Non è un mistero che Sammartino non riesce più a tenere a bada alcuni suoi assessori e lo stesso Donato vuole da tempo “rimettere in riga” alcuni assessori e consiglieri che non hanno dimostrato particolare obbedienza. Ora nessuno potrà più parlare di ingerenze di Donato nella vita pubblica. L’ex sindaco ha tutte le carte non solo per farlo ma anche per non nascondersi più. E le fesserie dette in campagna elettorale? Fesserie, appunto.
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