Nonostante siano passati circa quarant’anni dal vecchio piano regolatore a Castel San Giorgio il varo del Puc resta ancora una impresa titanica. Sul Puc sono fallite le ultime tre amministrazioni nonostante quella di Longanella si ci sia andata più che vicina, per il resto Donato e Sammartino sul piano urbanisico hanno collezionato soltanto brutte figure facendo venir meno la volontà politica di portarlo a termine. Ci sta pensando ora Paola Lanzara che riprendendo proprio il lavoro preparatorio di Franco Longanella sr, ha bruciato molte tappe della complessa procedura e sta oramai in dirittura d’arrivo. “Avevamo promesso ai cittadini che avremmo approvato il Puc – dice il sindaco Lanzara–Per far questo avevamo bisogno di riprendere un filo interrotto che ci permettesse di bruciare alcuni tempi. Lo abbiamo fatto prendendo per buono il lavoro preparatorio del sindaco Longanella che ci ha permesso di saltare molti passaggi. Capisco che tutto questo all’opposizione da fastidio ma deve farsene una ragione. Il voto dei cittadini ha chiaramente fatto capire due anni fa che un certo modo di fare politica è stato definitivamente bocciato”. La sindaca Lanzara non ci sta neanche a far passare sotto silenzio le velate accuse del voto in giunta rispetto al quale qualche assessore è uscito per non votare. “Chi lancia maliziose interpretazioni di comportamenti – spiega il primo cittadino – nella sua megalomania forse dimentica che Castel San Giorgio non è Milano. E’ facile che in un piccolo comune ci possa essere un giardino, una casa, un terreno di proprietà o ricevuto in eredità da parenti, che sia di qualche persona impegnata in politica. D’altro canto c’è chi facendo politica può permettersi di realizzare sottotetti abitabili per sé stesso e poi decidere che la stessa norma non vale per gli altri, e chi invece, come noi,in maniera trasparente, esce dalla giunta per non votare su parti del territorio che hanno qualche vicinanza parentale. La differenza sta tutta qui. Noi le cose le stiamo facendo in maniera trasparente. Qualche altro per il passato le ha fatte in silenzio e solo a proprio beneficio. E mi fermo qui”. Il Puc intanto continua a far discutere. Le osservazioni giunte al comune sono state più di 170. “Neanche questo ci spaventa – dice la Lanzara – Con Longanella ne arrivarono circa 300. Vuol dire che le nostre modifiche hanno prodotto un numero minore di scontenti. Sul consumo di suolo, poi, avremmo tanto da dire in un paese dove il suolo, anche quello agricolo è stato invece cementificato. Il guaio di questi politici sangiorgesi è che hanno la memoria corta, anzi cortissima per ciò che li riguarda e lunghissima per ciò che riguarda gli altri. Chi ha scheletri nell’armadio, per principio, farebbe meglio a tacere”.
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