Castel S. Giorgio. Il sindaco Lanzara, una strada per Peppino Soglia - Le Cronache Provincia
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Castel S. Giorgio. Il sindaco Lanzara, una strada per Peppino Soglia

Castel S. Giorgio. Il sindaco Lanzara, una strada per Peppino Soglia

Enzo Sica Una strada o una struttura pubblica saranno dedicate al presidente tifoso della Salernitana Peppino Soglia nella sua Castel San Giorgio. Lo ha annunciato tra la commozione dei figli Gerardo, Nunzia, Nobile, dei nipoti e di tanti tifosi presenti nell’aula consiliare il sindaco del comune dell’agro, avvocato Paola Lanzara nel corso della manifestazione che si è svolta per ricordare la figura di don Peppino a undici anni dalla morte. <Un illustre figlio della nostra Castel San Giorgio così come lo sono i suoi familiari presenti che saluto e ringrazio non poteva essere dimenticato. E trascorsi i dieci anni dalla sua morte è stato possibile fare questa proposta che è già al vaglio della commissione toponomastica> ha detto il primo cittadino. Un lungo applauso nell’aula consiliare gremita in una manifestazione che è continuata poi in Comune ma che era iniziata con la disputa nel primo pomeriggio di un triangolare di calcio giovanile dedicato a Soglia sul campo di Nocera Superiore e che aveva visto impegnati la ASD Peppino Soglia, il Benevento e la Salernitana. Ha vinto la squadra dei giovani granata e alla fine c’è stata la premiazione sul terreno di gioco ai ragazzi da parte della famiglia Soglia, del senatore Andrea De Simone e di Vittorio Tosto, quest’ultimo che non ha vestito la maglia granata nel periodo della presidenza Soglia ma che con la sua presenza ha voluto ancora una volta incarnare quel senso di appartenenza e di amore verso questa città che sono stati un cavallo di battaglia di Soglia. Poi come detto c’è stata la seconda parte della giornata con il ricordo del presidente nel Comune di Castel San Giorgio e la presentazione del libro del senatore De Simone Novanta minuti e una vita intera dedicato proprio al compianto presidente. Il collega Andrea Criscuolo che ha moderato l’incontro ha evidenziato come l’autore abbia nel suo libro evidenziato un’ epoca irripetibile. >E’ vero – ha continuato De Simone. Peppino, mio grande amico, viveva la Salernitana come un amore, non un’ impresa. Credeva nel calcio come linguaggio dell’anima prima che dei numeri. La sua passione costruì all’epoca un ponte tra la squadra e la gente rendendo ogni tifoso parte di un sogno comune. Oggi ci manca proprio quella visione romantica e coraggiosa che sapeva dare un’anima al pallone. I ricordi di Nunzia, Gerardo, Nobile per il loro papà a De Simone ma anche quello di numerosi calciatori e dirigenti intervenuti tra cui Peppe Iodice ex segretario di quella Salernitana che vinse il campionato 35 anni fa hanno animato la bella serata. C’è stata anche la gradita presenza nell’aula consiliare di Riccardo Santoro presidente del centro di coordinamento e di tanti ex calciatori tra cui Ciro Ferrara, Carmine della Pietra, Antonio Efficie ai quali si sono aggiunti, poi, in una ulteriore conviviale in una pizzeria del centro di Salerno tanti ex calciatori che hanno vestito la casacca granata negli anni 90′ come Matteo Mancuso, Enzo Leccese, Livio Maranzano, Bruno Incarbona, Peppe De Biase, Antonio Capone, Roberto Chiancone, Luigi Sica, Pasquale Viscido, Enrico Braione. Insomma più che una commemorazione per una grande e bella persona che ci ha lasciato una celebrazione dell’anima granata, di quell’amore puro e viscerale che Peppino Soglia ha saputo incarnare in pochi.