di Andrea Pellegrino
Neppure un parlamentare in sala. Neppure un ex onorevole o senatore a sostegno di Vincenzo De Luca ieri a Palazzo di Città a Salerno. Un’assenza ma anche un silenzio assordante che si registra ormai da più di 24 ore dalla pronuncia su Vincenzo De Luca. Un silenzio che avrebbe contagiato anche il fido Bonavitacola rimasto a bocca cucita e soprattutto fuori dal Palazzo.
Gli unici “alti in grado” presenti sono i consiglieri regionali Anna Petrone ed Enrico Coscioni. Poi scalando, il presidente della Provincia Giuseppe Canfora, ed i sindaci di Baronissi (Gianfranco Valiante), di Fisciano (Tommaso Amabile), di Bellizzi (Mimmo Volpe) e di Agropoli (Franco Alfieri). Si vede anche Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, un tempo renziano doc, oggi sempre più vicino a Vincenzo De Luca. C’è il figlio Roberto ed il consigliere provinciale Giovanni Coscia. La giunta c’è quasi tutta. Naturalmente c’è il neo vicesindaco Enzo Napoli ma non c’è Enzo Maraio che mercoledì ha rassegnato le dimissioni. E non ci sono tutti i socialisti salernitani, ad eccezione del consigliere comunale Marco Petillo che già da tempo, però, si era distaccato dal gruppo dell’ex assessore. Non si è vista neppure Eva Avossa, declassata al ruolo di semplice assessore con delega alla pubblica istruzione e all’edilizia scolastica. Ma le assenze si sono fatte sentire anche dal Consiglio comunale. Della maggioranza mancava qualche sostanziale pezzo mentre ha assicurato la sua presenza Anna Ferrazzano. In veste “personale” Franco Tavella segretario regionale della Cgil mentre dalla provincia si sono visti Enzo Servalli, aspirante sindaco di Cava de’ Tirreni ed Ugo Carpinelli già pronto a ritornare sulla poltrona più alta della sua Giffoni Valle Piana. Dal Pd provinciale, segreteria quasi al gran completo con in testa Nicola Landolfi poi per il resto ci sono solo i fans di Vincenzo De Luca che riempiono in tutti i suoi spazi il salone dei Marmi di Palazzo di Città.