Casciello: Regionali, Io candidato? No, grazie - Le Cronache Ultimora
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Casciello: Regionali, Io candidato? No, grazie

Casciello: Regionali, Io candidato? No, grazie

di Erika Noschese

 

 

«È chiaro che una riflessione complessiva sul partito vada fatta, soprattutto per chi come me fa prevalere in politica la passione e l’impegno per i territori. A luglio ci sarà l’assemblea nazionale di Azione e li’ non mancherò di esprimere la mia posizione sul futuro del partito». Parla così il segretario provinciale di Azione Salerno Gigi Casciello all’indomani delle elezioni Europee che hanno visto il partito fondato da Carlo Calenda non superare la soglia del 4%.

Casciello, è necessaria un’analisi del voto post elezioni europee: secondo lei perché Azione non è riuscita a superare la soglia di sbarramento?

«Gli elettori non hanno condiviso due cose: la brusca frenata del progetto del Terzo Polo che ha portato all’inevitabile corsa solitaria di Azione e l’ormai radicata scelta bipolare degli italiani. Alle europee ognuno correva per sé con il sistema proporzionale eppure non c’è stato incontro, nella mia campagna elettorale, in cui non mi sia stato chiesto dove si collocasse Azione, a destra o a sinistra degli schieramenti. La scarsa affluenza ha fatto il resto…».

Si parla di una fuga di big e di ritorni in Forza Italia. Lei resta convinto della scelta fatta?

«Forza Italia ha ottenuto un ottimo risultato ale europee scavalcando la Lega ma continua ad avere un ruolo marginale nelle politiche e nelle scelte del Governo sempre più egemonizzato da Giorgia Meloni e dai suoi fedelissimi che si confermano inadeguati come evidenziano le cronache politiche, o se preferite le gaffe frutto di un’arroganza che conosco bene. Quindi non sono cambiate le condizioni che dopo 28 anni di militanza e impegno mi hanno indotto a lasciare Forza Italia. E sono convinto che le condizioni non siano cambiate nemmeno per chi come me fece la stessa scelta quando anche Forza Italia fece mancare la fiducia al Governo Draghi. A questo si aggiunge l’autonomia differenziata che si trasformerà in un disastro per il Mezzogiorno. Ma è chiaro che una riflessione complessiva sul partito vada fatta, soprattutto per chi come me fa prevalere in politica la passione e l’impegno per i territori. A luglio ci sarà l’assemblea nazionale di Azione e li’ non mancherò di esprimere la mia posizione sul futuro del partito. In fondo sono ampiamente legittimato non solo dal ruolo di segretario provinciale e componente della Direzione nazionale ma dal consenso conquistato in una campagna elettorale che ho condotto “controvento”, a differenza di altri amici presenti in lista. Ma non vado oltre perché sono convinto che il confronto vada fatto nelle sedi deputate così come abbiamo già iniziato a fare in sede provinciale e regionale subito dopo il voto»

Amministrative: il centro sinistra soprattutto in provincia di Salerno sembra non essere allineato con il dato nazionale. Secondo lei perché?

«Più che del centrosinistra parlerei del Pd all’interno del quale il fuoco cova sotto la cenere perché è ormai chiaro che il terzo mandato di De Luca è cosa archiviata e continua a essere possibile solo per chi, come lo stesso De Luca, confonde le proprie ambizioni con la realtà. D’altra parte Schlein ha consolidato la propria leadership nel Pd e per De Luca e i suoi non è proprio una bella notizia».

Da dove riparte post voto?

«Riparto dal mio lavoro del quale credo che mai come ora ci sia necessità in una società sempre più informata poco e male. In politica invece riparto dai quasi tredicimila voti di preferenza che non sono pochi in un partito di opposizione che non ha raggiunto il quorum. In entrambi i campi ho e avrò molto da fare».

Si pensa già alle regionali: sarebbe pronto a scendere in campo qualora le venisse chiesto?

« Non sono uomo buono per tutte le stagioni e non ho la sindrome della “candidite”. Quindi la mia candidatura alle regionali non è all’ordine del giorno e farò in modo non ci sia. Sono commissario provinciale di Azione e ho il dovere di lavorare per una lista competitiva e sarà giusto dare spazio ad altri».

Quale ruolo giocherà il partito in questa tornata elettorale tanto attesa?

«Innanzitutto bisognerà capire se saranno celebrati i congressi provinciali e regionali in Campania considerato che siamo in una fase commissariale. E bisognerà attendere l’assemblea nazionale di luglio per disegnare una linea politica precisa in vista delle prossime regionali che in ogni caso ci impongono una scelta di campo. E di Azione in Campania nessuno potrà fare a meno proprio grazie ai risultati delle europee che almeno nella nostra regione ci hanno confermato come forza credibile e determinante per vincere le elezioni regionali».

Se spettasse a lei decidere si collocherebbe con il centro sinistra o il centro destra?

«Non dipenderà solo da me ma il mio giudizio e di Azione Salerno non sarà irrilevante. E tanto per essere chiari abbiamo più volte affermato che il terzo mandato di De Luca non è argomento che ci riguarda, quindi non va preso in considerazione e tra l’altro è stato già bocciato in sede normativa. Bisogna andare oltre senza vincoli ideologici coniugando il nostro programma per la Campania (a partire dalla necessità’ di mettere mano al disastro della sanità e dei trasporti pubblici) con quello delle altre forze in campo. Quindi con la consapevolezza di essere determinanti, per la vittoria e per la nuova guida della Campania, dovremo essere in grado di proporre le nostre idee a partire dalla condivisione del candidato presidente. Ripeto, senza dare nulla per scontato».

Come legge questa polemica tra forza età e Fratelli D’Italia per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania?

«Non guardo mai in casa d’altri ma sicuramente la conflittualità interna non è mai foriera di buone notizie. In ogni caso prima di litigare su chi spetti il candidato presidente, a destra come a sinistra, farebbero bene a spiegarci cosa intendono fare per la Campania. Noi ci metteremo subito a lavoro e proporrò di farlo incontrando cittadini e amministratori locali in momenti pubblici in tutte le province della Campania. E bisogna farlo subito».