Carri armati diretti in Germania fermati in autostrada - Le Cronache
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Carri armati diretti in Germania fermati in autostrada

Carri armati diretti in Germania fermati in autostrada

di Monica De Santis

Non erano diretti in Ucraina, ma bensì in Germania per un esercitazione i cinque Obice Semovente, partiti dal distretto militare di Persano e fermati nella notte tra domenica e lunedì a Mercato San Severino. I cinque mezzi che si trovavano su grandi rimorchi, sono stati fermati nel corso di un controllo di routine messo in atto dagli agenti della sottosezione di Nola su trattori e rimorchi. Controllando i documenti dei conducenti e dei mezzi, che gli agenti hanno riscontrato diverse anomalie, prima tra tutte la mancanza di carta di circolazione e della revisione periodica dei veicoli. Non solo: uno dei conducenti non aveva l’autorizzazione per la guida di mezzi di trasporti eccezionali. Le irregolarità riguardavano tre carri su cinque. Per i mezzi che li trasportano – trattori e semirimorchi – è scattato il fermo amministrativo. I carrarmati costretti allo stop sono tornati alla base di Persano in attesa di un nuovo viaggio. I due mezzi che hanno passato i controlli, invece, hanno proseguito il loro tragitto che li ha portati prima a Bologna e poi in Germania. A precisarlo è lo Stato Maggiore della Difesa con una nota: i carrarmati bloccati sull’autostrada Salerno-Caserta “erano diretti in Germania per un’esercitazione. Tre dei cinque Pzh 2000 (Panzerhaubitze 2000), tra i più moderni della categoria, dunque, hanno fatto ritorno alla base di Persano, dalla quale erano partiti. I carri armati, come detto erano diretti in Germania, dove avrebbero dovuto partecipare, alla Dynamic Front 22, una tradizionale attività addestrativa a carattere multinazionale a guida 56/o comando di artiglieria dell’esercito degli Stati Uniti in Europa e Africa, il cui scopo è, tra l’altro, quello di testare l’interoperabilita’ dei sistemi d’arma delle nazioni alleate e partner. L’esercitazione di quest’anno è in programma dal 6 al 24 luglio e include circa 3.000 partecipanti provenienti da 19 nazioni, tra cui Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Georgia, Grecia, Italia, Kosovo, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito, e gli Stati Uniti. I carri armati fermati sono in dotazione all’ottavo reggimento artiglieria terrestre ‘Pasubio’, della brigata bersaglieri ‘Garibaldi’, una delle unità di punta delle nostre forze armate. Il reggimento Pasubio veniva citato anche nella circolare dello stato Maggiore dell’Esercito del 9 marzo scorso sull’addestramento al “warfighting”, che aveva suscitato alcune polemiche. In particolare nella circolare si esortava “ad accelerare la disponibilità operativa del 52/o reggimento artiglieria ‘ Torino’, dando priorita’ alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative e addestrative dell’8/o reggimento artiglieria terrestre Pasubio”. Reggimento di stanza a Persano. Addestramento alla guerra, “prontezza operativa”, mezzi in piena efficienza: queste le linee guida della circolare con cui l’Esercito ha aggiornato le sue disposizioni per adeguare le attività al nuovo scenario internazionale legato alla guerra in Ucraina. Un documento “di routine”, precisa lo Stato maggiore rispondendo alle polemiche sollevate da Rifondazione Comunista-sinistra Italiana che invece bollo’ la circolare come “gravissima”.