di Monica De Santis
Prosegue nel salernitano come nel resto d’Italia la mobilitazione degli autotrasportatori che in maniera spontanea presidiano strade e atutostrade fermando i propri mezzi ai bordi della carreggiata per protestare contro il caro-carburante e l’aumento dei costi di gestione. Il traffico veicolare è stato rallentato anche nella giornata di ieri ma senza blocchi, ma la situazione – dicono gli addetti ai lavori – potrebbe cambiare con un inasprimento della protesta in mancanza di risposte da parte del governo. Su alcuni dei tir fermi in Italia sono attaccati dei manifesti con la scritta: “Il governo non ha compreso la situazione. Questa è la risposta che abbiamo ricevuto. Facciamo capire quanto costa fermare l’autotrasporto in Italia”. Sempre nella giornata di ieri decine di tir stanno attuando da qualche ora un blocco sull’A1 Milano-Napoli nei pressi della barriera di Napoli Nord, che ricade nel territorio del comune di Marcianise (Caserta); i mezzi pesanti sono fermi al margine destro di entrambe le carreggiate, e hanno permesso il transito parziale delle autovetture. Sul posto la Polizia Stradale. Mercoledì i camionisti hanno bloccato più volte la barriera di Napoli Nord e i caselli di Caserta Sud e Caianello, effettuando blocchi anche sulla Caserta-Salerno e su altre strade statali. “La situazione che si sta determinando a seguito dell’aumento delle tariffe dell’energia elettrica e del rincaro dei carburanti sta diventando preoccupante anche in relazione alle proteste degli autotrasportatori”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. “C’è il rischio – ha detto ancora – di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno. Per questo motivo chiediamo che il Governo attivi al più presto su questi temi un tavolo di confronto con le Regioni coinvolte”.