di Monica De Santis
Si è spenta a Milano, all’età di 84 anni, la regina dei palcoscenici mondiali, Carla Fraccia. La signora della danza conosciuta, amata, rispettata e temuta in tutto il mondo è stata stroncata da un tumore che l’aveva colpita da tempo, una malattia che ha affrontato con coraggio e – come da lei espressamente richiesto – nel piu’ stretto riserbo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. In provincia di Salerno era stata più volte, specie nelle due cosiiere, che amava particolarmente. E poi ancora a Nocera Inferiore. Tanti i messaggi di cordoglio da parte di colleghi, personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura e personaggi politici. Tutti hanno voluto ricordare la grande etoile figlia di un tranviere dell’Atm che a soli dieci anni, nel 1946, inizia a studiare alla Scuola di danza del Teatro alla Scala, dove ha tra gli insegnanti la grande coreografa russa Vera Volkova e dove si diploma nel 1954, per poi proseguire la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Dopo solo due anni dal diploma diviene solista, poi nel 1958 è già étoile della Scala. “Addio a Carla Fracci, un talento artistico unico, per grazia, eleganza e bellezza. Ha rappresentato l’Italia in tutti i più prestigiosi teatri del mondo. Qualche anno fa le abbiamo reso omaggio al San Carlo di Napoli. La ricordiamo davvero con grande commozione e affetto”. scrive il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa della Fracci: “La grande ballerina ha illuminato la scena mondiale della danza con uno stile inimitabile.Carla Fracci è un vanto dell’Italia perché ne ha vissuto ed espresso i valori più alti: la ricerca della bellezza assoluta, la tenacia e la dedizione per raggiungere le mete più ambite, la profonda umanità che ha sempre manifestato anche all’apice del successo”. A Carla Fracci, il Comune di Salerno ha deciso di dedicare lo spettacolo inaugurale della stagione lirica estiva del Teatro Municipale Giuseppe Verdi che Ella onorò della sua presenza come madrina d’onore del Premio Giovani Talenti. Un piccolo tributo del cuore e dell’arte ad una donna straordinaria”. a“Una vita sulle punte, in tutti i sensi, è quella che ci lascia Carla Fracci. – afferma l’assesore Willburger- Lei che è stata una moderna Giselle, con l’indimenticabile immagine dei capelli sciolti e un leggerissimo tutù, continuerà a vivere ogniqualvolta la danza sarà la protagonista assoluta del palcoscenico. L’abbiamo vista danzare con grandi partner: da Rudolf Nureyev a Vladimir Vasiliev, da Henning Kronstam a Mikhail Baryshnikov, e poi ancora Amedeo Amodio e Paolo Bortoluzzi, giusto per citarne alcuni. Appena ho letto la notizia ha voluto rileggere le parole scritte da Eugenio Montale nel 1969 in ‘La danzatrice stanca’. Una poesia per non dimenticare chi l’ha già definita la “prima ballerina assoluta” Come detto più volte era stata ospite nel salernitano Ravello ha avuto l’onore di ospitare la Fracci nell’edizione del 2008 del Ravello Festival dedicata alla Diversità. In quell’occasione (era il 18 luglio) la Fracci, dopo aver incontrato il pubblico della Città della Musica, salì sul palco del Belvedere di Villa Rufolo e fu protagonista de le Jeux e de L’apres-midi d’un faune di Nijinsky su musiche di Debussy, inseriti all’interno del Gala ideato da Alfio Agostini. Nel 2014 aveva partecipato al Settembre Culturale di Agropoli ed in compagnia dell’allora sindaco Alfieri volle visitare il cineteatro. Sempre nel 2014 era stata anche a Nocera Inferiore ospite di Luc Bouy e Gaetano Petrosino della scuola Dancestudio. Ed ancora nello stesso anno era stata ospite a Positano e ad Albori di Vietri sul Mare Per poi ritornare nel 2017 per le prove per uno spettacolo dal titolo “Danza e musica per Stradivari” I funerali di Carla Fracci si terranno sabato alle 14.45 nella basilica di San Marco a Milano. La camera ardente, invece, sarà aperta da oggi, dalle ore 12 alle 18, nel foyer del Teatro alla Scala.