Carfagna: «I 5 Stelle non hanno cultura istituzionale» - Le Cronache
Politica Attualità

Carfagna: «I 5 Stelle non hanno cultura istituzionale»

Carfagna: «I 5 Stelle non hanno cultura istituzionale»

Marco Giannattasio

“Manca ancora un po’ di tempo ma è chiaro l’obiettivo che abbiamo in mente, dobbiamo lavorare e liberare la regione dal clientelismo, da una gestione clientelare e familistica che non fa bene a questa terra e qui a Salerno lo sappiamo bene perché c’è una cappa di clientelismo che soffoca le migliori energie, le migliori intelligenze di questa città e credo che De Luca abbia fallito come presidente della regione. De Luca è riuscito ad ottenere più poteri in materia di sanità ma come primo atto non si è preoccupato di mettere in campo azioni necessarie per innalzare i livelli essenziali delle prestazioni ma la sua preoccupazione è stata quella di innalzare gli stipendi dei manager della sanità da lui stessi nominati”- Lo ha dichiarato la portavoce di Forza Italia alla Camera dei Deputati Mara Carfagna ha dichiarato:

Che pensa dell’idea dei Cinque Stelle di presentare in anticipo il ministro?
«Tutto ciò che fanno i Cinque stelle dimostra che non hanno nessuna cultura istituzionale, nessun rispetto delle istituzioni, credo abbiamo messo anche in forte imbarazzo il presidente della Repubblica e non mi sembra una squadra di campioni. Oggettivamente, se guardo noi, credo che possiamo rivendicare non solo il lavoro fatto ma anche la scelta che abbiamo fatto e che faremo di donne e di uomini in grado di rappresentare al meglio gli interessi di questo paese. Hanno dimostrato i Cinque Stelle di essere inaffidabili, cambiano idea dalla mattina alla sera, hanno messo in campo candidature su cui ci sarebbe molto da dire. Ad esempio ad Agropoli hanno candidato una giovane donna e l’hanno spacciata per una finta economista solo perché legge il The Economist. Questo denota la loro pochezza e la loro superficialità, la sfida tra noi e loro è tra la nostra credibilità, affidabilità e la nostra storia e la loro superficialità e una storia che non possono rivendicare perché ovunque hanno amministrato e governato, hanno portato solo guai, disservizi e pericoli, per esempio Torino, Livorno e Roma».

Ci sono iniziative a cui partecipa solo il figlio del governatore Piero De Luca, che ne pensa?
«Questa non è una novità, credo che questo modo di fare mortifichi questa città e per troppi anni tante donne e tanti uomini di questa città sono stati a volte costretti ad assoggettarsi ad un sistema di potere fortemente clientelare rispetto al quale noi abbiamo il dovere di proporre e di costruire un’alternativa concreta e il nostro obiettivo lo diciamo da tanto, è quello di liberare questa città, io credo che siamo vicini alla meta, lavoreremo, abbiamo messo in campo, per queste elezioni politi- che, una squadra di cui sono particolarmente orgogliosa. Noi non abbiamo da offrire né fritture di pesce e neanche candidature dinastiche perché Forza Italia non è una monarchia dove il seggio parlamentare si eredita per successione dinastica, abbiamo messo in campo donne e uomini liberi, di grande qualità e di alto profilo che sono pronti ad impe- gnarsi per questo territorio, a mettersi al servizio di questo territorio, di tutte le donne e gli uomini di questo territorio indipendentemente dalla tessera politica che hanno in tasca».