Capaccio in predissesto, è scontro - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

«All’orizzonte non vediamo cieli sereni ma solo grandi nuvoloni neri. Da anni denunciamo le spese pazze pagate a mutuo e non con finanziamenti e adesso la conferma arriva dalla Corte dei Conti che sta attenzionando il bilancio comunale». Così Teresa Basile, coordinatrice cittadino di Noi Moderati Capaccio Paestum in merito alla situazione economico finanziaria dell’ente.

«A pagarne le conseguenze saranno i nostri concittadini che hanno scelto di riconfermare il sindaco Franco Alfieri che, rispetto alle accuse lanciate dalla varie forze di opposizione ha sempre candidamente risposto di essere “sereno” – aggiunge Teresa Basile – Noi Moderati non chiede le dimissioni del nostro sindaco, riteniamo che un commissario prefettizio non sia la soluzione, Alfieri deve lavorare ora seriamente e concretamente per evitare il dissesto perché, e questo è innegabile, il pasticcio finanziario è opera della sua passata legislatura. Dunque, chiediamo di risolvere nel modo migliore e in tempi rapidi ma senza gravare ancora sulle tasche dei cittadini di Capaccio Paestum». Dello stesso avviso è il locale circolo di Fratelli d’Italia guidato dal commissario Claudio Pignataro.

«lui – riferendosi al sindaco Alfieri – ha la capacità di arrivare in un comune, farsi eleggere sindaco, e già durante il primo mandato indebitare paurosamente l’ente, utilizzando il massimo plafond consentito per l’accensione dei mutui e svuotando le casse comunali. Nel frattempo si propone per un secondo mandato cavalcando il bagliore dispensato nella comunità, fatto di opere realizzate nel mandato precedente che spesso risultano cattedrali nel deserto; portando a zero i conti dell’ente. Insomma una strategia perfetta – afferma Pignataro – se non esistesse futuro, se non bisognasse rispettare dei criteri contabili ben precisi e dare spiegazioni alla corte dei conti sul metodo utilizzato». Al netto delle dichiarazioni di Claudio Pignataro, oggi si scopre che la corte dei conti già in data 16 febbraio 2024 aveva fatto richiesta all’amministratore comunale di relazionare e quindi riscontare su alcune criticità, in modo particolare su cassa, indice di tempestività di pagamento, fondo garanzia debiti commerciali, fondo crediti dubbio esigibilità, fondo anticipazione liquidità e organismi partecipati. Insomma, il sindaco che sa fare il sindaco, come lui stesso si è definito, non naviga certo in acque calme.

Ma, altra citazione, cielo sereno non teme tempesta. Nemmeno i dissesti.

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