di Marta Naddei E’ muro contro muro tra dipendenti di Salerno mobilità e sindacati e l’amministratore unico della municipalizzata Massimiliano Giordano. Saranno quattro le ore di sciopero del personale della partecipata del Comune di Salerno, previste per la serata di sabato: dalle 20 alle 24 – orario clou della movida salernitana e facile “preda” degli automobilisti selvaggi e con poca voglia di pagare la sosta nelle strisce blu – gli operatori incroceranno le braccia. Terreno di scontro alcune delle ultime decisioni assunte dai vertici aziendali che, a parere di lavoratori e organizzazioni sindacali, non rispetterebbero i parametri indicati dal contratto collettivo nazionale per quanto riguarda scatti di anzianità e adeguamenti economici. In più, ci sarebbero anche alcuni avanzamenti di carriera e assunzioni di dirigenti che andrebbero a cozzare con la “spending review” nel nome della quale sta muovendosi Salerno mobilità. Decisioni che, in una nota, i segretari dei sindacati di categoria (D’Alessio – Filt Cgil, Galdi – Fit Cisl, Scarano – Uiltrasporti e Giudice – Cisal terziario) definiscono «sbagliate» e «decisamente contraddittorie». Questo perché – sostengono i sindacalisti – «in quanto ci risulta che al personale dipendente di altre società partecipate dal Comune sono completamente riconosciuti gli scatti ed i diritti derivanti dai rinnovi contrattuali. E’ grave, inoltre, il fatto che mentre i lavoratori vengono privati dei loro diritti, in azienda si procede ad avanzamenti di carriera ed assunzioni di dirigenti». Ma quelli legati al personale non sono gli unici problemi segnalati dalle organizzazioni sindacali, le quali sottolineano anche alcuni disservizi all’utenza, riscontrabili nell’insufficienza dei parcometri e di interventi aziendali per arginare il fenomeno dell’abusivismo, nell’ingiustificato aumento delle tariffe in aree periferiche, nell’assenza di un adeguato piano parcheggi in una zona nevralgica e di grandi eventi come lo stadio Arechi. Dure accuse in merito a cui non ha tardato ad arrivare la replica da parte dell’amministratore unico della municipalizzata, Massimiliano Giordano, il quale ha ricordato che «anche i dipendenti di Salerno Mobilità devono partecipare ai sacrifici che tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione e degli enti locali stanno facendo». E non manca di lanciare frecciate di fuoco, Giordano, sottolineando come «stia prevalendo la parte più faziosa e polemica, che ha dimenticato il valore straordinario della stabilizzazione del posto di lavoro che si è avuta alla fine degli anni ‘90. Quando, approfittando dell’elastica normativa allora in vigore e senza alcun concorso, le maestranze sono passate dalle vecchie ed instabili cooperative ad una solida società pubblica. Meraviglia che non ci si renda conto del fatto che oggi intere generazioni non avranno l’opportunità di un posto di lavoro stabile e di uno stipendio come quello che loro percepiscono». Sugli errori che i sindacati hanno attribuito alla sua gestione, l’amministratore unico di Salerno mobilità ha specificato che tutte le scelte aziendali degli ultimi anni sono state condivise proprio con le parti sociali. Insomma, pare sia ufficialmente partita la guerra senza quartiere tutta interna alla società municipalizzata che gestisce le aree di parcheggio a pagamento della città.
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