Campania, De Luca avverte: Non è chiuso nulla - Le Cronache Attualità
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Campania, De Luca avverte: Non è chiuso nulla

Campania, De Luca avverte: Non è chiuso nulla

Vincenzo De Luca rompe gli indugi e affida alla sua consueta diretta social del venerdì una serie di messaggi inequivocabili sulla partita delle Regionali in Campania. Il presidente uscente non risparmia critiche al suo stesso campo politico e sottolinea che, contrariamente a quanto si possa pensare, “per me non è chiuso niente”

«Le forze politiche possono decidere anche domani mattina, per me non ci sono problemi – ha dichiarato – ma io dirò quello che penso. E nei prossimi mesi porterò avanti un’operazione verità, perché vedo che c’è chi parla senza averne titolo. A Napoli si dice: chiagne e fotte». Una frase secca che fotografa bene l’umore del governatore, sempre più insofferente rispetto a quello che definisce un “teatrino di opportunisti”.

L’attacco agli alleati

Secondo De Luca, esiste un’area politica che continua a trincerarsi dietro la sua figura, evitando di esporsi: «Molti non hanno il coraggio di parlare. Da oggi, non farò più da scudo protettivo per nessuno. Mi sono stancato di fare il paravento per chi non ha il coraggio delle proprie idee».

E sulla strategia del centrosinistra aggiunge: «Si sta lavorando a un programma per la Campania. Una volta terminato, si dovranno tirare le somme. Io non decido nulla, ma ho il diritto di esprimere la mia opinione. E ho notato, in alcuni colloqui recenti, un atteggiamento presuntuoso da parte di chi non ha fatto nulla in dieci anni ma vuole già decidere tutto»

Il richiamo all’umiltà

De Luca rivendica il lavoro svolto nei suoi mandati: «Serve rispetto per chi ha sputato sangue per costruire consenso. Quando fui eletto, il Pd a Napoli era al 12% e io presi il 70%. Questo vuol dire che mi votarono da destra, da sinistra e anche tanti cittadini senza partito. Questo consenso non lo ha regalato nessuno, è frutto di lavoro».

Bordate a Ricci e Decaro

Non mancano riferimenti diretti ai candidati del centrosinistra in altre regioni: Matteo Ricci nelle Marche e Antonio Decaro in Puglia. Sul primo, De Luca osserva: «Ha ricevuto un avviso di garanzia, ma il vero problema è un altro: è europarlamentare e guadagna 20mila euro al mese. Chi glielo ha ordinato di candidarsi alle Regionali?». E il governatore incalza: «È una domanda che dovrebbe farsi anche il Pd».

Su Decaro, ex sindaco di Bari e ora candidato in Puglia, l’attacco è altrettanto diretto: «Si è dimesso a un anno dalle Europee. Ma la correttezza verso gli elettori ha ancora un senso o no? Chiedi il voto e poi fai quello che vuoi: così si calpesta la dignità di chi ti ha scelto».

Infine, De Luca si toglie un ultimo sassolino dalla scarpa: «Leggo che c’è anche chi pretende di decidere chi non si deve candidare, per paura di essere oscurato. Ma nel Pd il rispetto degli elettori è ancora una priorità oppure no?».