di Carmine Pecoraro
CASTEL SAN GIORGIO. Nuovi problemi per la giunta guidata dal sindaco Sammartino. I commercianti annunciano la serrata ed azioni legali contro il Comune se non sarà modificato la viabilità in via Luigi Guerrasio e nella frazione Santa Croce. Con il nuovo piano viabilità gli esercenti locali lamentano un considerevole calo di vendita. Con un nota inviata al primo cittadino i commercianti della città di Castel San Giorgio denunciano con forza la situazione. “Preso atto – si legge nella nota dei negozianti – che dallo scorso 28 agosto si è applicato nel comune di Castel San Giorgio un nuovo assetto relativamente alla viabilità in via Luigi Guerrasio, ed un tratto di via Piave. Preso atto che l’attuale viabilità penalizza fortemente sia i residenti che i commercianti di via Luigi Guerrasio ed un tratto di via Piave. Preso atto – prosegue la nota dei negozianti inviata al sindaco di Castel San Giorgio – che dal 28 agosto scorso i commercianti di via Luigi Guerrasio e di parte di via Piave hanno visto più che dimezzati i loro introiti giornalieri. Preso atto che anche alla luce della grave crisi economica che attanaglia la nazione ed il Comune di Castel San Giorgio, quest’ulteriore grave perdita economica determinata dal minor flusso automobilistico, mette in serio pericolo la prosecuzione delle attività commerciali. . Preso atto – prosegue la nota inviata dagli esercenti al primo cittadino Pasquale Andrea Sammartino – che i commercianti di Castel San Giorgio, per le vie brevi, hanno ripetutamente ed inutilmente segnalato tale criticità alla signora vostra illustrissima. Ritenuto che con la previsione di un diverso senso di marcia migliorerebbe notevolmente la situazione”. Dopo tutto l’analisi della situazione gli esercenti propongono di “modificare l’attuale viabilità di via Luigi Guerrasio e alla frazione Santa Croce e richiedono con urgenza un incontro preannunciando sin da ora una prossima serrata ed un’eventuale azione legale per i danni subiti”. “Per noi- dice l’ex sindaco e attuale consiliare di minoranza Franco Longanella – la soluzione che più accontetava tutti era il senso unicio inverso”.
