di Alessandro Turchi, presidente di Salerno Migliore
Abbiamo rivolto alcune domande a Vincenzo Bennet, salernitano di Mercato San Severino, dal giugno 2021 Amministratore Unico di Salerno Pulita S.p.A. Il tema? La città sporca e le tante lamentele che noi di Salerno Migliore riceviamo quotidianamente da cittadini esasperati.
Presidente, è sotto gli occhi di tutti lo stato della nostra città, per molti dei nostri soci addirittura una Salerno trascurata ed in stato di abbandono. Lei ritiene che la pulizia ed il decoro della città di Salerno siano invece soddisfacenti?
«Fermo restando che si può sempre migliorare, per me la città non è come viene dipinta dai soliti insoddisfatti. Fra le altre cose da nostre interviste ad ospiti stranieri, abbiamo notato un buon grado di soddisfazione rispetto al tema della pulizia. I turisti che ci visitano sono soddisfatti. E poi c’è da dire che siamo riusciti ad aumentare i servizi che offriamo, come per esempio l’introduzione dei contenitori per le deiezioni canine, senza far lievitare la Tari».
Una Tari già molto alta però.
«Sicuramente, ma proprio per questo abbiamo fatto grandi sforzi per arrivare a delle riduzioni che a Salerno, in controtendenza con il resto d’Italia, ci sono state. Occorre anche ricordare che sulla Tari gravano anche costi che non sono legati strettamente alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, come per esempio quelli della manutenzione cosiddetta post mortem delle discariche situate sull’intero territorio provinciale».
In merito alla raccolta porta a porta molti si lamentano dei cumuli di sacchetti sparsi fuori dai palazzi e dagli esercizi commerciali, cumuli sgradevoli da vedere e che ledono anche l’immagine della città. Non sarebbe pensabile qualche altra tipologia di raccolta?
«Questo sistema per me rimane il migliore, rispetto alla raccolta cosiddetta stradale che necessita dell’utilizzo di grandi cassonetti che troppo spesso finiscono per essere utilizzati come discariche: ne è conferma quanto accaduto a Salerno con le campane di vetro che siamo stati costretti a rimuovere perché veniva abbandonato di tutto nei pressi delle stesse. A Salerno abbiamo circa ottomila punti di raccolta e riusciamo a smaltire senza problemi tutto quanto viene conferito. Fra l’altro, lo dico con orgoglio, da quando mi sono insediato a Salerno Pulita la percentuale di differenziata è passata dal 54 al 74%».
Però vengono segnalate alcune strade, magari non centralissime, ma anche intere zone della città, che non vengono mai pulite. Un problema di scarsità di personale visto che c’è anche un tasso di assenteismo di oltre il 10%?
«No, non è un problema di personale, ma di frequenza con cui vengono pulite le varie strade della città, che in metri lineari ammontano a migliaia di chilometri da spazzare. Le strade principali vedono interventi quotidiani, alcune addirittura anche alla domenica, quelle secondarie sono oggetto di intervento con una frequenza non quotidiana, secondo le linee guida Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)».
Tanti cittadini, dai vari quartieri, telaefonano per sollecitare, reclamare, segnalare. Gesti inutili o ci sono operatori capaci che rispondono al telefono e fanno intervenire chi di dovere?
In effetti interveniamo sempre ma il sistema migliore per segnalare i disservizi non è la vecchia telefonata ma l’utilizzo dell’ app Junker, su cui si possono inviare anche fotografie e che può essere scaricata anche dal nostro sito. Questa app permette una comunicazione costante con i nostri operatori ed interventi mirati».
Una novità di cui molti non sono a conoscenza! Poi da dire che non tutti gli utenti preferiscono il digitale ad una sana e vecchia telefonata, pensiamo ai cittadini anziani e meno tecnologici.
Fra poco, per chi non vorrà o potrà utilizzare la app metteremo in campo anche un numero whatsapp alla portata di tutti per segnalare anche da qui».
In molte zone della città sono presenti blatte, scarafaggi ma anche topi, oltre ad insetti di vario tipo. La gente è esasperata e noi le chiediamo se anche questa è una vostra la competenza, fermo restando che in una città pulita insetti e topi dovrebbero essere assenti.
«Chiariamo subito che la competenza è della Asl rispetto alle disinfestazioni e alle derattizzazioni. E poi diciamocelo chiaramente, in tutte le città del mondo sono presenti i topi, non solo a Salerno».
Le risulta che in alcune zone della città (per esempio nel centro storico) non venga fatta affatto la raccolta differenziata?
«In assoluto no, ma il fenomeno negativo è ancora presente in alcune zone come via Canali, vicolo delle Colonne, via Porta Rateprandi, con alcune attività commerciali che ad oggi continuano a conferire in modo non corretto».
Esiste un sistema di controlli sul conferimento? L’idea comune è che non ci siano
«I controlli ci sono eccome! Fra l’altro i sacchetti “sbagliati” e non corrispondenti al conferimento previsto, vengono lasciati sul posto in attesa della Polizia Locale e delle Guardie ambientali, che svolgono, in giorni prestabiliti controlli sui rifiuti, per individuare i responsabili del conferimento sbagliato, anche con l’ausilio di fototrappole. Il loro utilizzo ha dato ottimi riscontri tant’è che abbiamo già deciso di incrementarne la presenza».
E rispetto al controllo sul lavoro dei dipendenti come siamo messi?
«Esistono dei Capo Squadra che controllano accuratamente i dipendenti girando per la città durante i vari turni e comminando sanzioni disciplinari a coloro i quali non lavorano in modo corretto. Il primo Capo Squadra sono proprio io, al mattino presto e per alcune ore di tutti i giorni cammino per le strade della città per controlli personali».
Viene segnalato che a Giovi ed in altre zone della città il ritiro della spazzatura avviene con orari non regolari, addirittura anche al pomeriggio. Alcuni ci segnalano che il vetro viene ritirato anche al mattino presto, con grande frastuono e causando la sveglia anticipata di molti cittadini.
«Gli orari per il ritiro da parte dei nostri operatori sono sempre gli stessi, anche per il vetro, partono dalle ore 4 del mattino. Nei rioni collinari la raccolta parte dalle 13,30 così come per le utenze non domestiche per il conferimento di vetro e cartoni. Nel periodo che va da aprile a settembre e anche durante Luci d’Artista aggiungiamo, su richiesta delle attività, anche un ulteriore ritiro per organico e plastica a partire dalle 15».
Il problema dei cestini. Pochi e spesso non svuotati in tempi brevi. Come mai?
«Non sono pochi e soprattutto sono svuotati regolarmente, a partire dalle ore 4,50. Il vero problema è il non corretto utilizzo, come l’inserimento all’interno di sacchetti di rifiuti. Così si riempiono subito e male. In ogni caso, Salerno Pulita proprio per evitare immagini di degrado, ha attivato nel fine settimana un servizio aggiuntivo di svuotamento nelle zone dove è prevista la maggiore presenza di visitatori. Per me la regola ed il principio di civiltà da adottare è quella che ho trovato scritta su un importante lido di Ravenna:” Se viene dalla tua borsa, può tornare nella tua borsa”».
Fra poco avrete anche la competenza sul verde pubblico. Con le vostre forze in campo pensa che Salerno Pulita riuscirà a rispondere alle tante emergenze?
«Certamente sì, avremo il personale ex Isam e poi voglio mettere in rilievo, a scanso di equivoci, che le nostre competenze, in questa prima fase, non riguarderanno il verde dei parchi, né quello del Lungomare, o delle aiuole e delle siepi, ma unicamente quello che attiene alle strade e alle erbacce che su di esse imperano».
In definitiva, dalle sue parole risulta una macchina perfetta ed una città pulita. Come spiegarlo ai nostri utenti che hanno un’altra visione?
«Ripeto, Salerno non è una città sporca, Salerno Pulita lavora con efficienza e cercando giorno per giorno di migliorare il servizio per adeguare Salerno agli standard previsti. Ma non è una sfida che possiamo vincere da soli. Il decoro e la pulizia della città sono obiettivi raggiungibili solo con la collaborazione di tutti. Ogni piccolo gesto conta: insieme possiamo preservare la bellezza della nostra città e garantire un ambiente più accogliente e vivibile per noi, per i visitatori e per le generazioni future».