E’ fissata per il 5 dicembre prossimo la seconda asta per la vendita di immobili del patrimonio comunale. L’amministrazione, in questo caso, ha deciso di non attuare alcun ribasso nella speranza che il mercato dia una risposta positiva. I beni in vendita sono l’ex Macello di via Spineta (base a 1.585.259 euro), l’ex sorgente Festola ad Olevano sul Tusciano (si parte da 309.860 euro) e l’ex Esarc di via Gonzaga (342.602 euro). La prima asta, indetta a febbraio 2018, non ha sortito gli effetti sperati ed ha fatto slittare di molto il cronoprogramma del Comune di Battipaglia, che contava di chiudere la procedura entro l’inizio dell’anno in corso. Adesso, invece, visto che questa seconda asta è in calendario per il 5 dicembre prossimo, l’affare slitterà al 2019. Sulla questione delle alienazioni c’è però un aspro dibattito all’interno del consiglio comunale. Secondo alcuni esponenti sarebbe meglio realizzare un piano di riqualificazione degli immobili e metterli poi a reddito mediante operazioni di concessione onerosa oltre che di vendita. Il timore espresso da molti è che di questo passo sarà difficile riuscire a vendere, anche se almeno in parte, gli immobili oggetto del piano di dismissione perché molte strutture sono in condizioni di degrado e nessuno vuole accollarsi i costi di
ristrutturazione oltre quelli di acquisto. Secondo qualche fonte molto bene informata la vicenda avrebbe generato anche qualche frizione tra elementi della maggioranza in consiglio e gli uffici preposti alla preparazione ed espletamento delle gare, accusati di portare avanti delle procedure di vendita che, in taluni casi, si sa che non potranno andare a buon fine. In ogni caso per ex Macello, ex Esarc e sorgente Festola si conta di raggiungere un accordo. Dovesse andare male anche questa seconda asta scatterebbe il Piano B, fortemente sponsorizzato, tra gli altri, dal gruppo consiliare di Forza Italia.