di Erika Noschese
Bene il set cinematografico che, in qualche modo, mette in evidenzia la figura dell’avvocato, in una struttura – quale l’ex Palazzo di Giustizia – che li ha visti protagonisti per decenni. È quanto sostengono il presidente della Camera Penale Luigi Gargiulo, il sostituto procuratore Roberto Penna e il presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno Silverio Sica, oltre ad Antonio Ilardi. In questi giorni, infatti, l’ex tribunale di Salerno si è trasformato in un set cinematografico per le riprese della nuova fiction di Rai 1, intitolata “Vincenzo Malinconico, avvocato”, che narra la storia di un avvocato molto speciale, ispirata al personaggio inventato dallo scrittore Diego De Silva. “Il film riguarda la professione penale ed è l’unica nota positiva di questa vicenda perché il tema gira attorno alla figura dell’avvocato, elemento centrale per quanto riguarda la riqualificazione anche del Palazzo di Giustizia – ha dichiarato il presidente della Camera Penale – È evidente che se vogliamo immaginare che un Palazzo di quel tipo venga trasformato in maniera costante a set cinematografico o a iniziative estemporanee di questo genere allora sono assolutamente in disaccordo perché ritengo che quegli spazi debbano essere restituiti alla classe forense; mi sembra esagerato immaginare un polo museale per il Palazzo di Giustizia che, secondo me, seppur parzialmente dovrebbe essere al servizio della giustizia. L’unica nota positiva, ripeto, è che il set riguarda un film sulla giustizia o meglio la professione e il ruolo di un avvocato”. L’avvocato Gargiulo rivendica, dunque, gli spazi per il mondo dell’avvocatura, oggi in forte difficoltà proprio per la carenza di strutture idonee e si oppone ad altre iniziative, quale la realizzazione di un Polo Museale, promossa dall’ex magistrato Michelangelo Russo: “Mi sembra oltraggioso immaginare che un Palazzo di quel genere che ancora tanto potrebbe dare alla giustizia verrebbe utilizzato per iniziative così estemporanee e credo che qualcuno dovrà darne idonea giustificazione”. Si dice lieto per la decisione di utilizzare l’ex tribunale come set cinematografico per una fiction dedicata al mondo dell’avvocatura anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati Silverio Sica, in totale disaccordo con l’ipotesi di realizzare un polo museale: “Siamo lieti che ci sia un set cinematografico che riprenda le aule dove noi abbiamo lavorato per decenni, a dimostrazione che appartengono alla nostra storia – ha dichiarato il presidente Sica – Che venga consacrata ad opera cinematografico non è una cosa negativa, non abbiamo perso le aule anzi sono nostre”. Da qui l’attacco dell’avvocato alla proposta avanzata dall’ex magistrato: “Apprezzo sempre le proposte di Michelangelo Russo ma questa è fuori dalla realtà: la giustizia ha necessità di spazi; poi, c’è un problema concreto che riguarda gli interessi di quel punto della città che deve essere vivo, ci sono attività commerciali e il Palazzo deve vivere e restare assegnato alla giustizia. Non può diventare un polo museale che avrebbe tempi e persone, pubblico completamente diversi; non resterebbe così vivo come oggi con la giustizia, il giudice di Pace, gli avvocati – ha aggiunto – Noi abbiamo necessità che quel luogo resti, in parte, all’avvocatura; per il Polo Museale ci sono altri luoghi in cui si può realizzare”. Favorevole anche il sostituto procuratore Roberto Penna: “In attesa della trasformazione in museo, non sono contrario. Anzi lo trovo un modo ulteriore per ricordare le fattezze del vecchio tribunale”, ha dichiarato. Rivendica l’idea della realizzazione del Polo Museale, invece, Antonio Ilardi, membro del comitato messo in piedi proprio da Russo proprio per la realizzazione di un centro museale che possa raccogliere opere d’arte, anche in forma di donazione da parte dei cittadini salernitani. “L’utilizzo dell’edificio storico del Tribunale di Salerno quale set cinematografico attesta, ove ce ne fosse bisogno, il pregio architettonico della struttura e la conseguente inopportunità che essa sia utilizzata per funzioni ordinarie, quale quella per uffici pubblici”, ha dichiarato Ilardi. Le riprese della fiction dovrebbero concludersi nel mese di luglio e, attualmente, il secondo piano del Palazzaccio è inaccessibile al pubblico. Nel frattempo, proprio Russo ha denunciato lo stato di abbandono della struttura, con i primi segni di degrado, con calcinacci ai bordi delle scale. Intanto, continua la lotta con il mondo dell’avvocatura che si contendono gli spazi del Palazzo, tra aule destinate agli avvocati e la realizzazione del museo.