di Monica De Santis
Nella giornata in cui viene riaperta la porta laterale di accesso alla Cattedrale di Salerno, l’Arcivescovo della Diocesi di Salerno, Campagna e Acerno, a margine dell’iniziativa parla della prossima festa di San Matteo. Da due anni a causa della pandemia, la festa per il Santo Patrono della città e protettore della Guardia di Finanza non si è svolta. O meglio, per la precisione, due anni fa, le celebrazioni furono ridotte solo ad una Santa Messa, per poche persone svoltasi in Cattedrale. Mentre lo scorso anno, con l’aumentare delle restrizioni, per onorare San Matteo, fu celebrata una Santa Messa in piazza Della Libertà. Ma sia nel 2020 che nel 2021, a mancare è la tradizionale processione di San Matteo e degli altri Santi. Ora, con la fine di ogni restrizione, per il 21 settembre 2022, in tanti sperano che le tradizioni care alla città possano riprendere. E ad augurarselo anche monsignor Bellandi… “Da parte nostra, come vescovi campani ,abbiamo già riaperto la possibilità a manifestazioni come la Festa di San Matteo. Ovviamente, prima di prendere ogni decisione dovremmo incontrarci con l’amministrazione comunale di Salerno, e speriamo anche che la situazione possa evolversi verso il meglio e ridare a Salerno e ai salernitani la loro amata festa di San Matteo”. Dunque, Monsignor Andrea Belladi lancia un primo segnale all’amministrazione comunale di Salerno, facendo capire che da parte sua non ci sarà nessun veto affinchè la processione di San Matteo venga ripristinata. Ovviamente, tutto dipenderà dal Comune di Salerno, che dovrà dare il suo ok per far ripartire la festa del Santo Patrono, ferma da due anni. Ma Monsignor Bellandi ha anche parlato del restauro e della riapertura della porta laterale d’accesso alla cattedrale… “Il Duomo è il centro religioso, ma anche caro a chi è un po’ più lontano e a tutti i salernitani, perché è il punto dove viene custodito San Matteo. Ecco perchè è importante che questo luogo venga sempre custodito nella sua bellezza e nel suo decoro. La porta è sempre un segno simbolico, molto importante, perchè è un segno d’incontro tra le persone e Dio. La porta è segno di Cristo. ‘Io sono la porta delle pecore, chi entra attraverso di me troverà i pascoli di vita’. Attraverso la porta si entra e si esce, la Chiesa è un po’ questo mistero che porta gli uomini ad entrare nella chiesa del Signore. La porta apre verso il mondo. E dunque un segno che ha molteplici significati”. Poi un invito ad altri imprenditori e ad altre fondazioni affinché si aiuti la Chiesa al restauro ed al recupero di altri oggetti preziosi custoditi all’interno della Cattedrale di Salerno… “Noi come chiesa facciamo il possibile per cercare di mantenere le cose preziose che abbiamo. Ma purtroppo a volte, si tratta di interventi onerosi e da soli non riusciamo. Ecco perchè è importante l’aiuto di Fondazioni e imprenditori che possano contribuire alla realizzazione del recupero di questo patrimonio è davvero molto importante”.