di Arturo Calabrese “
Battipaglia. Visconti: Noi non siamo la stampella di nessuno”. Si può riassumere così la conferenza stampa di ieri del Partito Democratico di Battipaglia. Nei giorni scorsi, alcune forze politiche esterne al consiglio avevano così descritto i dem alla luce della loro assenza in assise comunale, vista come un appoggio all’amministrazione in difficoltà coi numeri. “La sindaca – interviene la segretaria Anna Raviele – allo stato attuale dovrebbe fare solo una cosa e cioè protocollare le sue dimissioni e cercare di capire qual sia il futuro che può offrire, quale sia la prospettiva futura che può offrire a questa amministrazione e a questa città. Sarebbe un atto di responsabilità e di buon senso ma probabilmente è abituata a vivere giorno per giorno soprattutto perché forse senza il terzo mandato non vede una prospettiva politica futura”. Sugli attacchi da parte del Movimento 5 Stelle la posizione è netta: “È un attacco che ci stupisce e ci lascia perplessi – argomenta – e soprattutto che non riusciamo a comprendere anche perché ci chiediamo come mai un partito di centro-sinistra della coalizione, con la quale quasi certamente affronteremo le prossime Regionali, si preoccupa di attaccare noi che siamo la prima forza di centro-sinistra e invece va a braccetto con esponenti e candidati addirittura del centrodestra e di Forza Italia. Una confusione alla quale ci hanno abituato: il portavoce dei 5 stelle, che oggi ci accusa di relazioni torbide e interessi, era candidato nelle liste della francese e colgo l’occasione per invitarlo pubblicamente a confrontarsi”. “Il partito – dice il consigliere Antonio Visconti – non ha espresso alcuna intenzione di supportare l’amministrazione e le posizioni erano state ben chiarite nel precedente consiglio comunale. La verità è che una crisi amministrativa come questa che vede perdere la maggioranza di un gruppo consiliare importante avrebbe richiesto quanto meno l’apertura di una riflessione e non un’andata al consiglio comunale allo sbaraglio. A nostro avviso – aggiunge – la mancanza di una disciplina politica e di una regola politica alimenta la confusione a Battipaglia sia dell’azione dell’amministrazione e quindi della maggioranza che di quella dell’opposizione. Da sempre la minoranza si era orientata a evitare che si svolgesse il consiglio comunale quando mancavano i numeri e quindi da sempre non ha partecipato ai lavori facendo venir meno il numero legale quando mancavano i membri di maggioranza. Così – ragiona – avevamo immaginato di orientarci anche alla luce di alcuni contatti avuti con dei colleghi viceversa la presenza di un gruppo cospicuo di minoranza ha dato il numero legale all’amministrazione ma di fatto la nostra presenza, e basta fare i conti, non avrebbe determinato un minor numero della maggioranza in consiglio comunale”. “Io non vedo questa crisi poi il tempo mi darà torto o mi darà ragione – dice il consigliere Luigi D’Acampora – in questo momento questa amministrazione non è in pericolo. La dice lunga anche l’atteggiamento del presidente del consiglio che ha sempre votato a favore della maggioranza ma questa volta, nel cambio dell’ordine del giorno, si astiene perché ci sono i numeri quindi voglio dire chi parla e critica da quest’altra parte, e che tra l’altro sono molti esponenti che non hanno neanche posizione in amministrazione e in questo consiglio comunale e che hanno già dimostrato di essere stati fallimentari in altri partiti, parlano per il gusto di parlare”.





