BATTIPAGLIA. La questione relativa ai 28 lavoratori di Nuova Srl finisce all’attenzione del commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo. Ieri mattina, come previsto, si è svolta la riunione tecnica con i dirigenti del Comune, il commissario liquidatore della società partecipata Vito Santese, e lo stesso commissario prefettizio. Si è andati nel dettaglio della situazione della società che si occupa della manutenzione per il Comune di Battipaglia. Mancano ancora alcuni documenti che nei prossimi giorni saranno consegnati al commissario da parte di Vito Santese. Si lotta contro il tempo e contro le disponibilità economiche, per tentare di salvare in qualche modo l’azienda e soprattutto i lavoratori. Intanto un primo passo è stato fatto. E’ stato bloccato l’iter per la gara d’appalto per l’affidamento dei servizi all’esterno. Il 30 giugno prossimo, infatti, come nei programmi della disciolta amministrazione comunale Santomauro, si sarebbe dovuta dire la parola fine all’esperienza di Nuova Srl con una gara d’appalto, sul modello di quella per la pubblica illuminazione, per affidare i servizi di manutenzione ad aziende private chiedendo, nel contempo, la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ora però viene tutto rimesso in gioco. Si attende anche una eventuale proroga da parte del governo per lo scioglimento delle società partecipate. Un problema che riguarda, in Italia, quasi un milione di lavoratori. «La situazione è critica – dice Vito Santese -. Non so come si procederà per il futuro. Fatto sta che per il momento è stato bloccato l’affidamento all’esterno e si sta cercando di salvare l’azienda e soprattutto i lavoratori». Quando sulla scrivania del commissario prefettizio Ruffo arriveranno anche le ultime carte si potrà comprendere ancora meglio se Nuova Srl sarà sciolta definitivamente e sarà possibile salvare i 28 dipendenti che sono stati sballottati di qua e di la in questi ultimi due anni. Prima con la possibilità di essere assunti direttamente dal Comune di Battipaglia, poi con il passo indietro dell’ex amministrazione Santomauro che li riportò nel limbo di non conoscere il proprio futuro. Al momento la scadenza era fissata al 30 di giugno. Si attendono le decisioni del commissario che si confronterà nei prossimi giorni con i dirigenti del Comune.
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