Battipaglia.La Francese in ginocchio dal Pd per salvarsi - Le Cronache Provincia
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Battipaglia.La Francese in ginocchio dal Pd per salvarsi

Battipaglia.La Francese in ginocchio dal Pd per salvarsi

di Erika Noschese

L’amministrazione Francese ad un passo dal fallimento amministrativo. Il futuro della sindaca è tutto nelle mani del Partito Democratico che oggi ha due possibilità: salvarla o lasciarla cadere. Tutto sarà deciso mercoledì quando i dem dovranno decidere se mandare avanti quest’amministrazione o lasciare tutto alla sorte che, conti alla mano, porterebbero inevitabilmente al commissariamento. La discussione all’interno del Pd è tutt’altro che chiusa e al momento non è stata dettata la linea da seguire con il segretario provinciale Enzo Luciani che lascia libera scelta, a quanto emerge, ai locali. E anche in questo caso le idee sembrano poco chiare perché a quanto pare si ragiona nell’ottica di un interesse comune. Dunque, provare a fare il bene della città. Ma a che prezzo? E proprio questo sarà il nodo da sciogliere. Al momento, tra i dem nessuno proferisce parola. C’è il silenzio dopo la nota di alcuni giorni fa a firma della segretaria di circolo Anna Raviele che chiudeva all’ipotesi di un sostegno alla maggioranza Francese. «La crisi politica dell’amministrazione Francese è sotto gli occhi di tutti ma le beghe interne e le guerre di posizioni sono cose che, allo stato attuale, non ci riguardano. In questi anni – ribadiscono i componenti del Pd di Battipaglia – riteniamo di esserci distinti come l’unica forza politica realmente plurale e democratica, e con le idee ben chiare: occuparci dei numerosi problemi che interessano la nostra città, dando risposte concrete ai cittadini». Dunque, fanno sapere «dal nostro canto ci siamo impegnati affinché la nostra città potesse beneficiare degli interventi di bonifica delle discariche, della rimodulazione dei Pics per evitare di perdere altri fondi, del progetto del nuovo Ospedale, del Masterplan, del progetto di metropolitana leggera che collegherà Battipaglia all’aeroporto e al capoluogo di provincia». E poi il no al sostegno: «Questo governo cittadino si sta dimostrando, giorno dopo giorno, sempre più irresponsabile mettendo a rischio interventi fondamentali per la nostra città programmati e previsti sia dalla Regione che dalla Provincia. Ci sarebbe bisogno di intervenire sul sociale, sulla sicurezza, sulle infrastrutture, cercando di ridisegnare una città a misura d’uomo e all’avanguardia, anziché fomentare attriti politici e guerre tra bande. Dormano sonni tranquilli gli altri: siamo all’opposizione; sempre distinti e distanti da quest’amministrazione e da chi pensa di far politica sulle divisioni e le spartizioni ma saremo sempre disponibili ad un confronto democratico sui tanti problemi che attanagliano la nostra città e provando a costruire qualcosa di buono e utile per il nostro futuro». Cosa cambia ora rispetto a questo: forse niente. O forse tutto ma sarà l’incontro di mercoledì a dare le risposte. Di fatti, il Pd provinciale potrebbe anche decidere di replicare l’esperimento di Nocera Inferiore con il sostegno a Manlio Torquato che, a scadenza di mandato, ha portato poi alla candidatura prima e alla vittoria poi di Paolo De Maio, oggi esponente del Partito Democratico. Ma ripetere tale esperimento ci vorrebbero basi solide da cui partire e che, al momento, non sembrano esserci perché non ci sono le condizioni per arrivare a fine mandato con risultati raggiunti. Se dovesse esserci il passaggio in maggioranza per il Partito Democratico si aprirà una nuova partita tutta interna: chi entrerà in giunta? Potrebbe essere Antonio Visconti, candidato sindaco che però potrebbe lasciare volentieri il posto per restare a capo dell’Asi Salerno. Potrebbe esserci un esterno, magari qualcuno che oggi dice no e che, entrando in giunta, potrebbe provare a cambiare le carte in tavola. Insomma, tante sono le risposte da dare ma, per il momento, tante sono solo le domande e i dubbi. Il fallimento amministrativo della sindaca, se dovesse registrarsi, porterebbe in una strada tutta in salita la sua candidatura al consiglio regionale della Campania. Candidatura che, se confermata, si rivelerà tutt’altro che semplice perché la Piana del Sele ha già dimostrato ampio sostegno e consegno al consigliere regionale, eletto in quota Psi, Andrea Volpe. Dunque, dove potrebbe recuperare i voti? Dai battipagliesi, a quanto pare, no di certo. E allora non le resterebbe altro da fare che dedicarsi alla sua professione e sparire dalla scena politica. Almeno per le prossime tornate elettorali.