Battipaglia, Francese: «Patto di solidarietà per la città» - Le Cronache
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Battipaglia, Francese: «Patto di solidarietà per la città»

Battipaglia, Francese: «Patto di solidarietà per la città»

BATTIPAGLIA. Nella sede di Etica per il buongoverno, movimento battipagliese nato nel 2009 dall’impegno dell’endocrinologa Cecilia Francese, tira già aria di campagna elettorale.  Ieri mattina, infatti, nei locali di piazza Aldo Moro, si è tenuta la presentazione di Lavori in corso, il libro che sintetizza l’attività politica del movimento civico dalla nascita fino a giugno 2013. «Etica per il buongoverno – dichiara il segretario Gepi Speranza – attraverso la presentazione di questo testo, dà inizio ufficialmente alla campagna elettorale che, come ci auguriamo, culminerà con l’elezione a sindaco della sua candidata Cecilia Francese». Il segretario, poi, arriva subito al sodo, chiarendo immediatamente che Cecilia Francese non parteciperà alle primarie del centrodestra; per l’ennesima volta, dunque, Etica prende le distanze dalla vox populi (resa ancor più insistente dalla recente nomina di Raffaele Francese, cugino di Cecilia, come coordinatore cittadino di Forza Italia) che vorrebbe l’endocrinologa candidata alla poltrona di sindaco come rappresentante del centrodestra: pare proprio che le speranze di una cospicua parte di elettori berlusconiani di vedere la Francese con la propria casacca siano destinate ad essere infrante. Eppure viene lasciato uno spiraglio aperto ad un tavolo di confronto con tutte le forze politiche battipagliesi che lo desiderino: «in tal caso – continua Speranza – nelle liste alleate non accetteremmo riciclati, perché Cecilia dovrà dedicare le sue forze esclusivamente al risanamento di Battipaglia, senza esser costretta a perdere tempo nella risoluzione di ricatti». La parola passa all’ingegner Pietro Benesatto, che sintetizza gli argomenti trattati in Lavori in corso: «si tratta davvero di lavori in corso, perché questo libro non rappresenta la fine del nostro impegno, ma uno stimolo a continuare. In queste pagine, infatti, mancano diverse iniziative che stiamo portando avanti negli ultimi tempi». L’ultima a intervenire è Cecilia Francese, che infrange le aspettative: «non parlerò delle battaglie, ma approfitterò di questo momento per presentare ai cittadini di Battipaglia un patto di solidarietà». La Francese, infatti, partendo dalla protesta dei Forconi («noi siamo d’accordo con la protesta, ma non l’abbiamo dichiarato apertamente per evitare strumentalizzazioni politiche») esorta tutti a prendere atto dell’enorme disagio sociale vissuto dagli italiani e, in particolare, dai battipagliesi: «in un momento così difficile, è necessario mettere temporaneamente da parte qualsiasi ideologia e qualunque campanilismo: sono disposta a parlare con il centrodestra come con il centrosinistra per il bene della mia città e vorrei una Piana del Sele unita per valorizzarsi». La candidata del movimento, infine, auspica una rete che coinvolga anche le associazioni, cattoliche e non. A tal proposito, la Francese, tesserata di Azione Cattolica, dichiara di non approvare lo stile di alcuni candidati che, alla vigilia delle tornate elettorali, bussano alle sacrestie per ottenere aiuti dai parroci: «in occasione delle elezioni del 2009, al rione Stella, partecipai a un confronto a tre a cui erano presenti tutti i sacerdoti battipagliesi. Al termine del dibattito, due presuli di un quartiere periferico vennero a stringermi la mano e a congratularsi con me; allora io chiesi loro di darmi una mano in occasione delle elezioni ma uno dei due, indicando le sue dita che stringevano le mie, mi disse che quella era l’unica mano che poteva darmi. È così che devono comportarsi i sacerdoti, anche se, nel 2009, quasi tutti i preti della città scelsero di votare i santi (in riferimento a Santomauro nda)».La Francese, visibilmente commossa, confessa infine: «la mia unica paura è che fare il sindaco significhi rischiare di perdere quanto ho costruito con tanti anni di sacrificio dal punto di vista lavorativo, ma è una lotta che devo portare avanti per il bene della mia città».

Carmine Landi