di Monica De Santis
“Speriamo in un inizio di anno scolastico sereno”. A dirlo è Emiliano Barbuto, dirigente scolastico dell’istituto di scuola superiore Galileo Galilei di Salerno. Il preside fa un punto della situazione a meno di una settimana dalla ripresa delle lezioni in presenza… “Tutto ciò che era stato messo in atto, in termini di precauzione anti-covid, lo scorso anno, nel nostro istituto è stato riconfermato. Ci sono delle novità questo è vero ma siamo pronti anche a quello”. Le novità riguardano il distanziamento ed il green pass e Barbuto spiega come ha riorganizzato il suo istituto. “Per quanto concerne il distanziamento, come sapete non è più obbligatorio ma soltanto raccomandato. Vale a dire se lo si può applicare, da un punto di vista logistico e strutturale in luoghi molto ampi, ma la dove gli spazi non lo consentono è possibile non rispettare il distanziamento di un metro. Al Galilei per fortuna abbiamo fatto in modo di organizzarci affinché per tutte le attività sia rispettato il metro di distanza. Anzi devo dire per la precisione che nel 80% dei casi abbiamo un distanziamento di un metro e 30 centimetri, per il restante degli spazi scendiamo ad una distanza mai inferiore ad un metro e 10 centimetri. Quindi il distanziamento da noi resta attivo”. L’Asl ha fatto sapere che se in classe sono tutti vaccinati, sia studenti che docenti, è possibile non indossare la mascherina. Voi applicherete questa nuova norma? “Credo che sia difficile che in una classe possano essere tutti vaccinati. Guardando le percentuali dei ragazzi che si sono sottoposti al vaccino, leggevo che siamo a circa il 55%, quindi ci dovrebbe essere proprio un’oscillazione statistica per evitare che gl studenti indossino la mascherina. Magari in una classe in due classi potrebbe capitare ma non credo. Noi applicheremo quello che c’è scritto nelle circolari, resta però da capire come possiamo noi dirigenti scolastici sapere se i ragazzi sono vaccinati oppure no. Quando si controlla un green pass non è dato di sapere se è stato rilasciato perchè si è vaccinati, oppure perchè si è guariti dal covid o perchè si è fatto un tampone il giorno prima ed è negativo. Quindi come possiamo capire se una classe è composta da tutti studenti vaccinati se non possiamo chiederlo, perchè come ha confermato il garante per la privacy dobbiamo rispettare le norme in vigore in Italia. Ecco perchè al Galileti faremo mantenere la mascherina a tutti gli studenti, ad esclusione di coloro i quali, tramite un certificato medico, ci comunicano che non possono indossarla per determinate patologie. Ovviamente qualora ci trovassimo dinanzi a questi casi dovremo prendere delle altre precauzioni, magari aumentare il distanziamento tra coloro che non indossano la mascherina e coloro che la indossano”. E sull’areazione delle aule come vi siete organizzati? “Fino a quando il tempo sarà bello faremo in modo di tenere sempre aperte le finestre così da garantire un ricambio continuo dell’aria. Quando poi il tempo non lo consentirà più, faremo in modo di far arieggiare ogni aula almeno due o tre volte nell’arco della giornata”. Ha rivolto un invito ai suoi studenti al vaccino? “Si, ho fatto unappello alle famiglie e agli studenti affinché facciano il vaccino. Il mio è un appello molto partecipe vista la mia storia personale. Prima di essere docente e dirigente, sono stato ricercatore universitario, è impegnato in attività di ricerca scientifica e so quanto la ricerca sia meticolosa e che la comunità scientifica internazionale se è concorde nel dire che il vaccino va fatto, è perchè è realmente sicura di quello che dice. Ecco perchè credo che se anche non sappiamo precisamente tutte le sfaccettature dobbiamo affidarci ai ricercatori e a quello che ci consigliano. Quante cose utilizziamo di cui non conosciamo perfettamente i meccanismi e quindi non capisco perché questa cosa non possa valere anche per il vaccino. Ecco perchè invito ancora una volta famiglie e studenti a vaccinarsi, per il loro bene e per il bene di tutta la comunità”