Barbara Figliolia: «Vogliamo rappresentare le esigenze e le ambizioni dei cittadini salernitani» - Le Cronache
Ultimora

Barbara Figliolia: «Vogliamo rappresentare le esigenze e le ambizioni dei cittadini salernitani»

Barbara Figliolia: «Vogliamo rappresentare le esigenze e le ambizioni dei cittadini salernitani»

di Erika Noschese
Contrastare la mala movida con azioni concrete da mettere in campo, realizzando una rete tra istituzioni, scuola, famiglie ed enti coinvolti. Questo in sintesi l’obiettivo principale della Consigliera di maggioranza Barbara Figliolia, eletta in quota Popolari e Moderati, nonchè presidente della commissione Politiche Sociali.
Consigliera Figliolia, lei proprio di recente ha acceso i riflettori sulla mala movida. Qual è secondo la soluzione e quale ruolo gioca l’amministrazione comunale?
«Ho ritenuto di farlo in quanto madre, dirigente scolastica da anni impegnata con i giovani, e infine nella qualità di Consigliere comunale investita di una funzione pubblica che avverte forte il dovere di evitare alla nostra comunità di pagare un prezzo alto alla crisi morale e sociale da cui rischia di essere travolta. Naturalmente nei limiti delle mie possibilità. Anche se io ce la metto tuta. Tutti noi sappiamo quanto sia profonda la crisi che attraversano la famiglia, la scuola, la Chiesa, ed anche le istituzioni, però penso che almeno gli amministratori locali non possano alzare bandiera bianca e arrendersi. Nessuno dovrà accusarci di diserzione! Pertanto davanti ad episodi di “mala movida” sentiamo il dovere di reagire con risolutezza e determinazione, invitando chi è preposto all’ordine pubblico e alla sicurezza, chi ha compiti educativi, chi poi di infondere principi etici e valori morali, di non venir meno alle proprie responsabilità e al proprio compito, anche se arduo».
Da presidente della commissione Politiche Sociali qual è il suo impegno per la città di Salerno?
«Nella mia qualità di Presidente della Commissione alle Politiche sociali, davanti ad episodi che stanno assumendo proporzioni preoccupanti, mi sono convinta che è assolutamente necessario fare “Rete”, dal momento che si è in presenza di un fenomeno che va arginato. E’ una grande scommessa che bisogna vincere. E, quindi, occorrono misure straordinarie ed un impegno concreto da parte dell’assessorato alla sicurezza, così come dell’assessorato alle attività produttive e delle tante organizzazioni, anche del terzo settore, che inviteremo ad un apposito tavolo tecnico. Naturalmente per discutere dei provvedimenti più urgenti, come per esempio il funzionamento, la dislocazione e la disciplina dei distributori automatici».
A due anni dall’inizio del suo mandato qual è il bilancio?
«Più che giudicarmi mi piace essere giudicata per quello che faccio e ho fatto. E’ chiaro che la realtà nella quale si opera è complessa, ma è altrettanto vero che nel campo dei servizi sociali il Comune di Salerno è più avanti di tanti altri Comuni del Mezzogiorno. Anche perché -bisogna dirlo ha avuto Assessori al ramo particolarmente bravi, come del resto lo è oggi Paola de Roberto. Quindi a me è toccato impegnarmi in un settore dove altri prima di me hanno seminato bene. Ho l’ambizione di continuare il loro lavoro e, se posso, fare come loro o ancora di più».
I Moderati e Popolari hanno più volte messo in evidenza le criticità che caratterizzano la città di Salerno. Per quanto riguarda il verde pubblico ci sono ancora molti problemi…
«I Popolari e Moderati hanno evidenziato ciò che era sotto gli occhi di tutti ben sapendo, però, che la situazione era indipendente dalla volontà dell’Amministrazione attuale. Del resto la vicenda dolorosa delle Cooperative e il dramma di quei lavoratori è nota a tutti e quindi è inutile raccontarla di nuovo. Tengo comunque a precisare che i Popolari e Moderati hanno l’ambizione di rappresentare i bisogni e le esigenze dei cittadini, di venire incontro alle loro richieste, perché desiderano una città sicura e pulita, quella da tutti conosciuta ed apprezzata fino a qualche anno fa. Dunque il nostro impegno vuole semplicemente essere di pungolo a fare sempre meglio, spronare gli amministratori ad un lavoro straordinario nel quale i Popolari e Moderati vogliono accompagnarli».
Se le proponessero la candidatura alle Provinciali 2024 accetterebbe?
«La candidatura alle Provinciali ? E’ tutto troppo presto! La legge nuova non c’è ancora e poi in politica 1 anno equivale ad un secolo. Comunque i Popolari e Moderati le decisioni le assumono in gruppo, coordinato dal prof Aniello Salzano, che in politica è il mio punto di riferimento. Sia comunque ben chiaro, niente mi spaventa: non mi sono mai sottrata a compiti impegnativi e gravosi, perché sono abituata al lavoro sodo fin da giovanissima, da quando ho iniziato, a 19 anni, nelle scuole elementari prima di superare il concorso di Dirigente scolastica poco più che trentenne. Aniello Salzano, che conosce la mia dedizione al lavoro, anche per questo ha preteso il mio impegno in politica».
Si ritiene soddisfatta del lavoro che sta portando avanti la maggioranza Napoli?
«Il Sindaco Napoli ha un compito immane: è costretto a nuotare contro corrente. Il Comune ha un debito in bilancio abbastanza pesante che deve e vuole sanare, per cui diventa obiettivamente difficile amministrare la città. Sta facendo Napoli quanto gli è possibile, nonostante le difficoltà nelle quali si trova. La sua lunga esperienza amministrativa lo guida, evitando alla città conseguenze più gravi e problemi maggiori. E’ stata una fortuna, in un momento tanto delicato, come il triste periodo del Covid, avere un uomo di esperienza a capo dell’amministrazione».
Quali obiettivi a medio e lungo termine?
«Gli obiettivi immediati sono quelli di cui ho innanzi detto, e cioè uscire dall’emergenza in cui si dibatte il mondo giovanile con i suoi problemi, di attuare una politica per la famiglia, di venire incontro, per quanto possibile, ai bisogni di tanta povera gente, impegnarsi a creare le condizioni perché a Salerno si investa in attività produttive, cosicché i giovani non abbandonino la città. Mi piange il cuore sapere che tanti nostri ragazzi, brillanti e desiderosi di emergere, che ho conosciuto nella scuola che dirigo, vivano lontano dalle proprie famiglie in città e in Paesi, ai quali regaliamo le nostre più fervide intelligenze. Una città senza giovani è una città senza futuro».