Pina Ferro
Per l’accusa ha cercato di sottrarre al fisco milioni di euro che poi erano stati occultati facendoli confluire in conti correnti dei familiari, che successivamente sono stati utilizzati per l’acquisto del bar “Arechi 93”. Ieri mattina i giudici del tribunale di Salerno hanno condannato a tre anni l’imprenditore Francesco Siano che nel 2008 acquistò per 520mila euro la caffetteria di via Mauri a Mercatello, con annessi tabacchi e ricevitoria. Due anni e otto mesi sono stati inflitti a Natale Miranda, suocero di Siano e che secondo l’accusa avrebbe in parte finanziato l’acquisto. Per entrambi il Pubblico Ministero aveva chiesto 5 anni. Sono state condannate a 2 anni e otto mesi ciascuna Filomena Miranda (moglie di Siano), Elvira Capuano e Maria Fistillo. Per le tre donne la pubblica accusa aveva chiesto una pena complessiva di 12 anni e mezzo. I reati contestati ai cinque indagati sono l’intestazione fittizia e il riciclaggio di proventi illeciti derivanti da evasione fiscale. Il promotore dell’illecita condotta era appunto l’imprenditore di San Valentino Torio, già amministratore di una società impegnata nella commercializzazione di pallets, con sede nello stesso comune dell’Agro nocerino sarnese, che si era avvalso di una serie di società cartiere, da lui stesso create ad hoc, per emettere fatture per operazioni inesistenti. L’attività fraudolenta gli consentiva di sottrarre al fisco circa cinque milioni di Iva. Siano, difeso da Luigi Gargiulo, si è sempre difeso affermando che i soldi investiti erano i suoi e non quelli del suocero.