“Assicurare vaccini a domicilio per persone costrette a letto” - Le Cronache
Attualità

“Assicurare vaccini a domicilio per persone costrette a letto”

“Assicurare vaccini a domicilio per persone costrette a letto”

di Erika Noschese

 

Assicurare la somministrazione a domicilio del vaccino anti covid ai soggetti allettati e non autosufficienti. È quanto chiedono, in una comunicazione inviata al prefetto di Salerno e al manager dell’Asl, il segretario generale della Cisl Salerno, Gerardo Ceres, e il segretario generale della Fnp Cisl provinciale, Giovanni Cantalupo che, in queste settimane, stanno raccogliendo le segnalazioni – provenienti da varie zone della provincia di Salerno – in merito alla particolare condizione di soggetti, non autosufficienti ed allettati, alcuni peraltro ultraottantenni, che attenderebbero la somministrazione del vaccino anti-Covid presso il proprio domicilio. “Le notizie di stampa dei giorni passati, relative alla scarsa disponibilità dei medici di base ad adoperarsi per le inoculazioni domiciliari, rende la condizione di questa particolare fascia di cittadini veramente soggetta a rischio. Pertanto, facendoci interpreti di questa diffusa preoccupazione, chiediamo all’Asl di Salerno di provvedere a comunicare le modalità operative e i tempi stimati per assicurare la vaccinazione”, hanno dichiarato Ceres e Cantalupo. Una richiesta dettata dalla necessità di permettere a tutte le persone fragili di ricevere la loro dose di vaccino, in virtù anche della risposta positiva da parte di 800 medici di famiglia, partiranno le vaccinazioni agli anziani e ai cittadini fragili. Di fatti, gli allettati e le persone non autosufficienti, nonostante le rassicurazioni dell’unità di crisi della Regione Campania, pare che non potranno avere la possibilità di attendere il vaccino al proprio domicilio. Sul sito istituzionale dell’Asl di Salerno, fin dal 15 febbraio, sono definite le modalità per la richiesta della vaccinazioni a domicilio. “Moltissimi cittadini che si trovano nelle condizioni previste, infatti, si sono prenotati inviando una mail all’indirizzo pubblicato sul sito. A oggi ci dicono, però, nessuna risposta è pervenuto” il segretario generale della Cisl Salerno, Gerardo Ceres, e il segretario generale della Fnp Cisl Salerno, Giovanni Cantalupo che auspicano che finalmente si passi dai proclami ai fatti dando la possibilità concreta a coloro che versano in situazioni di grave fragilità di poter accedere ai vaccini al proprio domicilio così come previsto. Nel frattempo, la Filp Cisal si dice disponibile a mettere a disposizione i locali del sindacato per il punto vaccinazioni: “Come segreteria provinciale della Filp Cisal siamo pronti a mettere disposizione i locali del nostro sindacato, al civico 11 di via Porta Elina, per farlo diventare un hub vaccinale. Condivido le parole del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo: ogni sede deve essere utile per iniettare i vaccini e noi vogliamo fare la nostra parte”, ha infatti dichiarato Gigi Vicinanza, segretario generale della Filp Cisal Salerno che si dice disponibile ad offrire la sede provinciale del sindacato alla Regione Campania e all’Asl Salerno per farla diventare un hub vaccinale nel centro storico della città. “Con l’avvio del piano che vede protagonisti i medici di base, penso ai tanti anziani della zona antica di Salerno. Certamente c’è il Teatro Augusteo a poca distanza, ma noi siamo pronti a fare la nostra parte se gli Enti preposti lo vorranno. Con la maggior parte delle nostre attività in smart-working, i locali della Filp Cisal a Salerno sono a disposizione del personale sanitario impegnato nella lotta al virus – ha aggiunto Vicinanza – Voglio precisare che questa non è un modo per ottenere prima il vaccino. Nessuna scorciatoia o modo per aggirare le regole. Tutti i componenti della Filp Cisal Salerno aspetteranno il proprio turno, ma per senso civico vogliamo metterci al servizio della comunità. D’altronde il sindacato nasce proprio per la tutela dei lavoratori. Un concetto che, in fase di pandemia, va allargato a tutti”.