«Si dispone la ripresa delle attività dell’installazione della Società Fonderie Pisano & C. S.p.A.». Questo, in sintesi, il risultato della visita ispettiva dell’Asl di Salerno, il cui riscontro è stato protocollato ieri mattina presso la Regione Campania e ha determinato, seppur con diverse prescrizioni, la riapertura delle Fonderie. Dal verbale effettuato dall’Asl di Salerno, in particolare dall’Unità Operativa Ambienti di lavoro Nord e dal direttore SPSAL su disposizione del Direttore del dipartimento di prevenzione, emerge che “tale sopralluogo è stato finalizzato alla verifica delle criticità rilevate dall’Arpac e in particolare alle emissioni nelle fasi di caricamento, colata e spillatura nell’ambiente di lavoro”. Durante la visita effettuata all’interno delle Fonderie, la dottoressa Maria Raffaella Cestaro e il dott. Vittorio Ugliano hanno verificato “i miglioramenti apportati e verificati dalla relazione tecnica” del 29 novembre scorso, evidenziando che “non emergevano evidenti criticità dello stato di salute dei dipendenti delle Fonderie Pisano &C, tenuto conto dell’esposizione al rischio, delle malattie professionali accertate, del numero e della tipologia degli infortuni accaduti nel periodo 2016/2017”. Dunque, così come si legge nella documentazione ufficiale dell’Asl di Salerno, all’interno delle Fonderie è stato registrato “un andamento compatibile in ordine al profilo di rischio del tipo di lavorazione”. Il verbale del sopralluogo si conclude con l’evidenza del “contenimento delle emissioni delle sostanze volatili connesse al ciclo produttivo, al di sotto dei limiti di esposizione consentiti dalla normativa vigente”. Poche ore dopo, la Regione Campania ha ufficializzato la ripresa delle attività con prescrizioni riferite all’applicazione di “una serie di misure gestionali compensative, tra cui la pulizia del piazzale 3 volte al giorno (al posto di una volta al giorno) al fine di ridurre il carico inquinante ‘in testa’ all’impianto; la gestione dell’impianto a una potenza inferiore alla potenza massima, al fine di ridurre le emissioni sonore e le emissioni in atmosfera”. Le disposizioni della Regione Campania proseguono con la necessità, da parte delle Fonderie Pisano, di “effettuare delle interruzioni forzate applicando altresì il contratto di solidarietà ai propri dipendenti, concentrando dette pause nel periodo necessario a effettuare le modifiche impiantistiche” e la necessità di “effettuare un piano di manutenzione straordinario per gli organi rotanti rumorosi in 45 giorni, al fine di ridurre l’impatto acustico”. Oltre ciò, da Palazzo Santa Lucia e in particolare dalla Direzione generale dell’Unità Operativa alle Autorizzazioni ambientali e rifiuti è stato precisato che l’Arpac dovrà predisporre “controlli idonei atti a verificare il rispetto dell’avvenuta attuazione delle misure”, con attività ispettiva apposita “con periodicità non superiore ai sei mesi”.
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