di Marta Naddei Dopo un anno e mezzo trascorso a fronteggiare attacchi tanto in seno agli organi del consorzio Asi quanto nelle aule della giustizia amministrativa, Gianluigi Cassandra molla la presa e volge esclusivamente lo sguardo all competizione elettorale del prossimo giugno. Il presidente dell’Asi si presenterà dimissionario al Consiglio generale, indetto per le 10 di questa mattina. Un percorso travagliato, quello dell’ultimo anno, per Cassandra alla guida del consorzio aree industriali: dall’insediamento a palazzo Sant’Agostino dell’amministrazione targata Canfora, per lui sono cominciati i grattacapi dapprima con i ricorsi al Tar da parte della Provincia (ricorsi tutti respinti), seguiti poi da mozioni di sfiducia, mancati pagamenti di quote associative e perfino il recesso della Camera di Commercio di Salerno. «Pur non essendo mai andato sotto di un voto – ha spiegato Cassandra – né in Consiglio generale né il Comitato direttivo, mi vedo costretto a rassegnare le mie dimissioni». Dimissioni, a pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato, che arrivano – dice l’ormai ex presidente – a causa del «comportamento politico di alcuni enti» che «non consente una prosecuzione del grande lavoro fatto in questi anni». Le pressioni e gli eventi fuori dal comune, nel corso degli ultimi mesi, sono stati tanti. L’ultimo, recentissimo, risale allo scorso 18 marzo quando Gigi Cassandra ha dovuto portare in Consiglio generale un’integrazione piuttosto paradossale all’ordine del giorno: l’esclusione di componenti della Provincia di Salerno, a causa del mancato pagamento da parte di palazzo Sant’Agostino della quota associativa (ammontante a 238mila euro). Componenti tra cui figura lo stesso Cassandra, designato in seno al Consiglio all’epoca della presidenza Cirielli: «Ho dovuto inserire all’ordine del giorno l’esclusione di me stesso» – ha commentato, sottolineando poi di essersi trovato a dover fare i conti anche con «il recesso da parte della Camera di Commercio che ha sei membri in Consiglio generale e due componenti nel comitato direttivo che non hanno né rassegnato le dimissioni né sono stati “destituiti”», passando attraverso la mozione di sfiducia presentata dai rappresentanti dei Comuni di Salerno e Fisciano, «con argomentazioni assolutamente prive di fondamento. Il deficit a cui abbiamo dovuto far fronte è assolutamente precedente; anzi, noi abbiamo provveduto ad avviare il recupero crediti». Una fine di percorso, dunque, travagliata ma che comunque non ha impedito a Cassandra e alla squadra di funzionari e tecnici che gli è stata vicino di andare avanti con il lavoro: «Insieme agli uffici – ha detto – ci siamo impegnati al meglio e abbiamo ottenuto anche dei buoni risultati ma, allo stato attuale, non sono più in grado di portare avanti gli obiettivi. Lascio questo ruolo tecnico per un nuovo ruolo, con l’inizio di una nuova avventura per la nostra città». Gli sguardi, ora, sono tutti rivolti al successore di Gigi Cassandra alla guida del consorzio Asi. Tra le ipotesi più accreditate due nomi eccellenti: quello di Felice Marotta, il “deus ex machina” del Comune di Salerno e quello di Alberto Di Lorenzo, altra figura centrale a palazzo di Città.
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