“Esponiamo forte contrarietà al metodo che l’amministrazione comunale vuole adottare per un intervento su un argomento così importante per la riorganizzazione di tutte le aree mercatali”. Con queste parole il meetup Amici di Beppe Grillo chiede la sospensione del punto all’odg in Consiglio che riguarda le aree mercatali: “Pur convinti della necessità della messa in sicurezza dell’area di via Piave per adeguarlo alle norme sulle sicurezza, – scrivono in una nota – riteniamo che molti punti della proposta siano da discutere con gli attori in causa. Bisogna evitare di considerare il mercato come qualcosa che si può pensare di spostare, sottovalutando il fatto che esso è prima di tutto luogo di lavoro ed importante fonte di reddito per tutti gli ambulanti che svolgono il commercio su aree pubbliche, per la grande maggioranza a conduzione familiare. Per ciò che attiene agli interventi di adeguamento di via Piave sarebbe utile conoscere il progetto nella speranza che si intenda preservare, pur nella sicurezza, alberi secolari. Già in altri punti della città sono stati abbattuti altri alberi per essere sostituiti con altri che generano meno ombra con aumento di una cementificazione che noi contrastiamo. Inoltre se, come sembra dalla proposta, ci sarà una “congrua” riduzione del numero dei parcheggi che necessiterà uno spostamento temporaneo e/o definitivo del mercato di Via Piave sarebbe necessario individuare un’area attigua (vedi parcheggio di piazza Casalbore) per non perdere la natura identitaria del mercato. L’ubicazione di un mercato all’interno di un contesto urbano incide fortemente sulla sua capacità di attrarre visitatori, sulla sua appetibilità commerciale, in base alla facilità di raggiungerlo e di visitarlo. La stessa area e’ prossima allo stazionamento degli autobus con conseguenti ricadute sia per l’inquinamento della futura area mercatale sia sulla viabilità della zona già complessa per sua natura dato lo spostamento della Cittadella Giudiziaria, del sottopasso della Lungo Irno e dell’annoso problema del “collo di bottiglia” di via Silvio Baratta per raggiungere le autostrade. La stessa ubicazione già utilizzata per il mercatino etnico si e’ rivelata fallimentare con la sempre minore presenza di questi ultimi probabilmente per la ubicazione infelice, anche per la vicina posizione del mercato di Via Robertelli che dista poche centinaia di metri a fronte della distanza dalla originaria sede di via Piave poco raggiungibile anche per motivi topografici specie per le persone anziane che oggi costituiscono i principali utilizzatori del mercato di via Piave”.
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