di Marika Esposito
L’app Immuni, di cui sentiamo tanto parlare in questa fase di pandemia, messa in campo con lo scopo e la finalità di aiutare ed evitare la diffusione di nuovi focolai da Covid-19 non sarebbe poi così sicura. E’ quanto sarebbe emerso da una ricerca resa pubblica da tre menti nocerine: Vincenzo Iovine, ricercatore informatico presso l’Università degli studi di Salerno; Biagio Pepe tecnico informatico-elettronico, e l’avvocato Mario Ianulardo, specializzato in diritto penale dell’informatica.