Antonio Costantino: «Serve agricoltura più sostenibile» - Le Cronache Ultimora
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Antonio Costantino: «Serve agricoltura più sostenibile»

Antonio Costantino: «Serve agricoltura più sostenibile»

di Erika Noschese

 

 

L’agricoltura moderna è un settore in continua evoluzione, chiamato a rispondere a sfide sempre più complesse, dai cambiamenti climatici alle dinamiche dei mercati internazionali. La provincia di Salerno, con la sua ricca tradizione agricola, non fa eccezione. Tra la necessità di adottare pratiche più sostenibili, la gestione efficiente delle risorse idriche e le ripercussioni dei dazi e del calo del turismo, gli agricoltori salernitani si trovano a un bivio. Per comprendere meglio come il settore si sta muovendo per affrontare queste difficoltà, abbiamo intervistato Antonio Costantino, presidente provinciale di Confagricoltura Salerno.

Nel corso della nostra conversazione, il presidente Costantino ha condiviso la visione e le iniziative dell’associazione per promuovere l’innovazione tecnologica, sostenere la diversificazione dei mercati e tutelare la qualità dei prodotti locali, offrendo una panoramica dettagliata del presente e del futuro dell’agricoltura nel territorio.

La decisione francese evidenzia l’importanza di investire in pratiche agricole più sostenibili. Quali sono le iniziative e i progetti che Confagricoltura Salerno sta portando avanti per promuovere l’innovazione tecnologica e le tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, come l’agricoltura di precisione o l’uso di prodotti fitosanitari a base biologica?

«Abbiamo attivato, insieme a partner tecnologici e istituti di ricerca, progetti pilota su: Agricoltura di precisione per ottimizzare i trattamenti fitosanitari e irrigui; Sensori e droni per il monitoraggio in tempo reale dello stato fitosanitario; Uso di biostimolanti e fitosanitari naturali; Formazione tecnica continua per gli imprenditori agricoli; Piani di riduzione dell’uso di molecole di sintesi, compatibili con le direttive europee ‘Farm to Fork’ dove ciò è possibile, e anche dove non lo è, per svariati motivi a volte, tendiamo ad informare gli agricoltori sulle tecniche il meno invasive possibili».

Oltre ai pesticidi, la legge francese ha affrontato anche la questione delle riserve idriche, rendendo più agevole la loro realizzazione. La provincia di Salerno, ricca di risorse idriche, ha una gestione ottimale dell’acqua per l’agricoltura? Quali sono le proposte di Confagricoltura per migliorare l’uso efficiente e sostenibile delle risorse idriche nel territorio?

«La provincia di Salerno, pur disponendo di buone risorse idriche, soffre di inefficienze nella distribuzione e nella gestione delle reti. Confagricoltura propone un piano di modernizzazione delle infrastrutture irrigue, l’adozione di sistemi di irrigazione a goccia e sensori di umidità, nonché il recupero delle acque meteoriche e reflue depurate per uso agricolo. Un utilizzo efficiente dell’acqua è indispensabile per garantire sostenibilità e resilienza delle nostre colture».

Quanto stanno incidendo i dazi USA sulla produttività aziendale locale?

«I dazi imposti dagli Stati Uniti su alcuni prodotti agroalimentari europei hanno colpito anche le nostre imprese, in particolare quelle legate all’export di olio extravergine, vino e formaggi. La risposta è stata diversificare i mercati di sbocco e rafforzare la promozione nei mercati interni ed emergenti, puntando sulla qualità e tracciabilità. Difatti come Confagricoltura Salerno tendiamo a partecipare, grazie anche al supporto della CCIAA di Salerno, a molte fiere nazionali ed internazionali, per offrire possibilità di export diversificate in più paesi possibili, utili, oggi, a fronteggiare quanto sta avvenendo con gli USA».

Le temperature particolarmente alte stanno accelerando i processi di maturazione dei prodotti di stagione, in particolare per l’uva. Un’ondata di maltempo improvvisa potrebbe creare perdite catastrofiche. Come ci si sta organizzando/regolando?

«Le alte temperature accelerano la maturazione, riducendo i tempi di raccolta e aumentando il rischio di perdita qualitativa. Un’ondata di maltempo improvvisa, specie in vendemmia, può essere devastante. Stiamo incoraggiando l’adozione di polizze assicurative agevolate, la creazione di fondi mutualistici e l’impiego di reti antigrandine e coperture innovative per proteggere le colture».

Il calo delle presenze turistiche ha determinato anche un calo nelle vendite di prodotti agroalimentari? Quali ricadute si stanno registrando, ad esempio, sul mondo caseario?

«Il turismo è un volano per l’agroalimentare, in particolare per i prodotti DOP e IGP. Un calo di presenze turistiche comporta un immediato calo di vendite, specialmente per formaggi e prodotti freschi. Stiamo lavorando a sinergie tra imprese agricole e operatori turistici, promuovendo agriturismi, percorsi enogastronomici e vendita diretta per compensare le flessioni. Inoltre, stiamo mettendo in campo diverse progettualità per creare reti e sinergie territoriali, tra gli attori istituzionali e locali, per fronteggiare i momenti di crisi ma soprattutto per riuscire a creare la famosa “destagionalizzazione”, ormai più una parola che qualcosa di concreto, che possa supportare e sostenere soprattutto le aree marginali. Sono molte le nostre attività nelle aree più interne della nostra provincia».

Sempre più persone approcciano alla spesa via web. Come si intende migliorare questo approccio alla spesa sempre più impersonale che può portare anche a un drastico calo del consumo dei prodotti freschi?

«La spesa online è una realtà in crescita, ma può penalizzare i freschi se non accompagnata da una logistica del freddo efficiente e da un marketing che valorizzi il prodotto di stagione. Confagricoltura Salerno sta sostenendo piattaforme e-commerce dedicate al prodotto agricolo locale, con consegna rapida e tracciabilità totale, oltre a campagne di educazione alimentare per incentivare il consumo di frutta e verdura fresche. E ovviamente siamo tra i partner del futuro polo del freddo che prenderà il via nell’ex area dell’interporto a Battipaglia».