di Monica De Santis
Antonello Rega è il titolare del Centro Stampa Digitale Easy MEC sito a Campigliano. Un’attività questa aperta il 16 marzo 2019, esattamente un anno prima dell’inizio della pandemia. Come centro stampa Antonello nel suo primo anno di attività si era specializzato nel campo del Weddin & partyplanner, riuscendosi a creare una buona cerchia di clienti. Ma con lo scoppio della pandemia e le continue restrizioni purtroppo anche per lui tutto si è fermato… “Con il primo lockdown sono rimasto chiuso così come da decreto. Poi quando ci sono state le riaperture ho ripreso il mio lavoro, anche se tutto in maniera molto molto lenta. Poi sono arrivate le altre chiuse, gli altri stop per determinati settori e questo ha comportato che la mia attività essendo considerata “artigiano” poteva stare aperta, ma i miei clienti no. Quindi io aperto ma senza clienti”. Antonello Rega, spiega come in tutti questi mesi ha dovuto riadattarsi per cercare di andare avanti… “Inutile dirlo, i ristori sono stati insufficienti. Le spese ci sono e non sono poche e allora ho dovuto adattare il mio lavoro alla situazione. Ho cercato di produrre ciò che poteva essere venduto in questo periodo. E così ho iniziato a stampare adesivi e striscette personalizzate per penne, quaderni, libri e matite, così che i bambini che rientravano a scuola potessero avere tutti le loro cose con tanto di nome e cognome stampato sopra. Su questo devo dire che sono stato fortunato, perchè ho trovato l’appoggio delle mamme di Campigliano che visto il prodotto, me l’hanno richiesto quasi tutte per i loro figli. Certo non è che con questo ho risolto i miei problemi, però almeno qualcosina sono riuscito ad incassare, almeno per pagare una parte delle spese. Poi le scuole sono state richiuse e allora un nuovo stop”. Un nuovo stop che ha visto Antonello doversi riadattare nuovamente… “Ho chiuso un accordo con una sartoria e adesso produciamo mascherine, certificate, con stampe a scelta dei clienti. Ma anche questo tipo di prodotto, vorrei dire, non risolve la situazione. Il guadagno è minimo, troppo poco per sostenere i costi dell’attività e mantenere una famiglia”. Tra le mascherine che Antonello sta producendo in questo periodo, molte sono per i bambini che si stanno preparando per la prima comunione… “Forse questa è la cosa più triste, vedere un bambino o una bambina dover entrare in chiesa con il viso coperto da queste mascherine. Però è vero al momento questo tipo di mascherine sono le più richieste, insieme a quelle personalizzate per piccole e medie aziende”.