Lo spettacolo, liberamente tratto da “Giovanni Episcopo di D’Annunzio, sarà in scena, oggi alle 21, al Teatro La Mennola
La storia di un uomo inetto, ripiegato su se stesso che riscatta la sua dignità uccidendo il suo carnefice è al centro di “Io e te”, il nuovo studio che Antonello De Rosa porta in scena, questo fine settimana, oggi ore 21 e domani alle 19 sul palco del Teatro La Mennola di Salerno. Liberamente tratto dal “Giovanni Episcopo”, il secondo romanzo di D’Annunzio, il dramma racconta di un uomo costretto a vivere otto lo stesso tetto con l’amante stabile della moglie. È un personaggio tipicamente dannunziano, che nella sua fragilità subisce e accetta per amore del figlio malato questa condizione finché, un giorno, ha uno scatto d’orgoglio e in un momento di raptus ammazza il suo rivale. Da lì viene rinchiuso in un manicomio in cui non mancano apparizioni e situazioni oniriche. De Rosa passa dal camerone di una stanza gelida di un manicomio alle luci di un talk show per raccontare il dramma di una vita vissuta all’ombra del tradimento. «Ho portato in scena questo spettacolo molto tempo fa – spiega De Rosa – da attore, per la regia di Pasquale De Cristofaro. Poi, abbiamo abbandonato il testo che oggi riprendo tra le mani per una lettura teatralizzata, un work in progress con il pubblico. Sto attraversando questa fase sperimentale, non nell’accezione teatrale perché credo che il teatro debba tornare alla parola, non ha più bisogno di sperimentazione. È un momento di cambiamento totale che riverso naturalmente nel teatro, il mio mondo.» Scena Teatro è un’associazione culturale fondata e diretta da De Rosa, attiva con i suoi progetti dal 2006; si propone come una organizzazione autonoma e multidisciplinare per la progettazione culturale nel territorio salernitano e nazionale, con particolare riferimento alle attività teatrale come motore di sviluppo territoriale. Nei diversi anni di attività, è stata portata avanti in Campania ma soprattutto in ambito nazionale, una diffusione piuttosto capillare del teatro di ricerca, con numerosi riconoscimenti e divenendo inoltre, per numerosi giovani un importante riferimento non solo formativo ma soprattutto aggregativo. Il gruppo, costituito quasi interamente da un nucleo stabile di attori, sviluppa un lavoro di ricerca destinato a una decodificazione dei vari linguaggi scenici.