“Spiace dover rilevare il grave errore di valutazione sulla questione da parte del nostro Presidente della Regione Campania – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale della CISL FP di Salerno – che spacca il mondo del lavoro del settore sanità, non tiene conto della rilevanza con cui tutti gli operatori hanno concorso a contrastare l’emergenza epidemiologica ma soprattutto mostra una miopia politica alla luce del fatto che la questione era stata ampiamente relazionata e dibattuta all’interno del confronto avuto con i funzionari regionali. Ne deriva quindi la consapevolezza che volutamente e nonostante i rilievi inoltrati da CISL FP e CGIL FP di attenzionare la materia in maniera più approfondita, De Luca abbia voluto mostrare una discriminazione e differenziazione tra i lavoratori, definendo per alcuni quote di premialità e escludendo oltre 30.000 operatori ritenendoli estranei alla valutazione complessiva del loro operato. Dispiace che un animale politico possa fare un errore così grossolano. Mi auspico in un forte ripensamento e che possa nell’immediato valutare il giusto riconoscimento per gli esclusi. “Abbiamo sempre avuto ragione. De Luca, messo da noi alle strette, ha disperatamente adottato la soluzione più becera ed illegale. Con una motivazione che richiama leggi per lo più inappropriate all’oggetto del provvedimento, e noncurante che la Cisl agisce in virtù del principio costituzionale della rappresentanza dei lavoratori, la Giunta della Regione Campania ha deliberato di pagare al personale sanitario esposto al rischio Covid-19 il 60 per cento dell’indennizzo. La Cisl si è sempre opposta a questa scelta, sia per l’ammontare che per il concetto di rischio che non risponde al pericolo a cui i dipendenti della sanità sono stati e continuano ad essere esposti.” Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica della Campania, contesta la decisione assunta dalla Giunta sulla premialità, ed attacca: “Quando De Luca smette di parlare e deve affrontare realmente i problemi di chi lavora senza risparmiarsi per salvare la salute dei campani, non riesce a mettere su una delibera giuridicamente corretta e viola persino la Costituzione. Con questo provvedimento, il governatore si è pure coperto di ridicolo perché ha pensato bene di dargli il carattere della temporaneità sine die, chiaro tentativo di fregare gli operatori della sanità e di costringere la Cisl a sottostare alle sue scelte antisindacali. Il segretario generale conclude annunciando la prosecuzione della lotta. “Caro De Luca – dice Medici – i lavoratori e la Cisl sono responsabili quando si tratta di salvare la vita della gente, ma hanno anche l’intelligenza per capire che le tue intenzioni sono illegali. Perciò porteremo avanti con determinazione e fermezza la battaglia intrapresa per il riconoscimento di un indennizzo adeguato al rischio a cui sono esposti gli operatori della sanità”.
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