Finisce in rissa l’assemblea dell’Ance che aveva registrato la schiacciante vittoria di Antonio Lombardi. Nel giardino dell’associazione furibonda lite con schiaffi e pugni tra due imprenditori, Michele Allegretti ed Enzo Russo. E’ stato il finale di una discussione cominciata nelle scale dove, secondo una prima ricostruzione, sarebbero volate parole pesanti dallo stesso Russo, contrario alla gestione Lombardi, dopo il rinvio della votazione per l’elezione dei probiviri. Parole pesanti che non sarebbero piaciute allo stesso Allegretti che ha affrontato Russo. Spintoni, strattoni, parole pesanti e qualche colpo proibito sono volati negli attimi concitati che hanno preceduto l’intervento deciso dei presenti, che hanno riportato i due alla ragione. Per Allegretti è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso del locale ospedale. Una rissa finale che ha rovinato la pur dura giornata dei soci dell’Anche che erano chiamati ad approvare il bilancio consuntivo 2013 ed il preventivo 2014 ed il nuovo statuto associativo, così come proposto dal presidente Antonio Lombardi. Una votazione schiacciante per l’imprenditore di Vallo della Lucania che ha incassato oltre 1000 voti contro i 200 degli avversari. Un sì grazie al quale lo stesso Lombardi potra ricandidarsi alla guida dell’Ance. «Si tratta di un passaggio rilevante per la vita associativa – ha dichiarato Lombardi – in piena coerenza con l’attività svolta in questi anni, con l’obiettivo di rendere la nostra associazione un agente di sviluppo del territorio, capace di rappresentare le istanze delle imprese edili della provincia di Salerno. Auspico che il confronto interno continui ad essere corretto e costruttivo con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la capacità di proposta della nostra categoria, tenendo conto delle gravissime difficoltà che vivono le aziende della filiera dell’edilizia». Le tensioni sono esplose durante le elezioni dei probiviri, annullate per delle discrepanze nel conteggio dei voti. Al momento dello spoglio, infatti, sono state rivenute 21 schede in più. Tutto da rifare quindi, tra settembre e ottobre, mentre ieri erano in testa per la carica Amerigo Montera, Massimo Manzione, Giancarlo D’Aiuto, Rodolfo Vitolo ed era in corso un testa a testa tra Giuseppe Accarino e Mario Carrato per l’ultimo posto disponibile. Forse proprio da questo episodio che si sono iniziati a scaldare gli animi, fino alla fine dell’assemblea e all’uscita dalla struttura, quando i due imprenditori “focosi”, sono venuti a contatto. E alle mani.
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