di Arturo Calabrese
«È surreale quanto accaduto nel nostro Cilento». Inizia così Modesto Del Mastro, coordinatore di Fratelli d’Italia per quanto riguarda il territorio del Cilento Nord. Si riferisce all’episodio di mala sanità che ha visto coinvolta una donna di San Mauro Cilento colpita da un malore.
I soccorsi, avvertiti dal marito, sono giunti in ritardo. Si è reso necessario chiamare un’ambulanza perché in quel momento, forse complice il periodo di festa, non c’era nessuna guardia medica disponibile. Il mezzo è giunto a San Mauro Cilento da Castellabate dopo circa 25 minuti e a bordo c’era solo un infermiere che ha avuto difficoltà ad intervenire.
Passa altro tempo e solo dopo 90 minuti è giunta un’automedica da Vallo della Lucania. Nel merito, interviene dunque Del Mastro che tuona contro la Regione Campania e in particolare il presidente Vincenzo De Luca. «Ospedali chiusi, ambulanze senza un medico a borgo, guardie mediche senza operatori sanitari – le sue parole – cosa dobbiamo ancora aspettarci? Non è possibile che una ambulanza arrivi con così tanto ritardo e senza un medico capace di intervenire. Siamo abbandonati. Questa è la sanità figlia della gestione De Luca – ruggisce – che ancora oggi vuole continuare a imperversare».
Del Mastro, poi, si rivolge ai primi cittadini e agli amministratori del Cilento: «Si rechino a Palazzo Santa Lucia e vadano a protestare contro De Luca. Non è più una questione di bandiere, di colori o di idee – ragiona – c’è da difendere un diritto sacro sancito dalla Costituzione che in Campania viene stracciata.
Tutti insieme, sindaci e amministratori, facciano un’unica voce e facciano sentire le nostre problematiche». «Quando l’era De Luca finirà sarà troppo tardi – conclude Del Mastro – ma noi siamo pronti a far cambiare rotta alla Regione. Chiunque sarà il candidato, il centrodestra ha già le idee chiare su come governare e su come far tornare in questi nostri territori una sanità d’eccellenza».
Dica la sua anche il sindaco di San Mauro Cilento Carlo Pisacane che ha assistito la donna fino all’arrivo tardivo dei sanitari. «Quando ci si chiede il perché dello spopolamento queste sono le motivazioni – le sue dichiarazioni – i giovani e le famiglie vanno via perché non c’è diritto alla cura. Ciò che è accaduto è l’emblema di tutto ciò. È necessario – chiosa Pisacane – che siano attivati altri avamposti. Un presidio sarebbe ottimo ad Acciaroli, potrebbe coprire diversi centri dell’interno e garantire così un soccorso celere e funzionante».
«Presenterò un’interrogazione parlamentare per capire come mai non si riesce a garantire neanche che almeno una tra la guardia medica di San Mauro e di Acciaroli sia sempre operativa. Certamente esiste un problema di carenza di medici per effetto del fatto che per anni nessun Governo sia intervenuto per passare dal numero chiuso al numero programmato come invece ha fatto il Governo Meloni, ma le soluzioni organizzative di buon senso nella sanità campana mancano completamente. In casi come quello della 52enne di San Mauro una maggiore tempestività può fare la differenza tra la vita e la morte.
Guardie mediche sguarnite e non organizzate considerando l’estensione territoriale, ambulanze con a bordo solo infermieri sono il racconto drammatico di una sanità che non esiste, soprattutto nel Cilento».
Sono parole del senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone. Il parlamentare, quindi, informerà il ministro Orazio Schillaci, responsabile del dicastero di viale Giorgio Ribotta. A sua volta, il rappresentante del governo chiederà delucidazioni a chi di dovere e cioè la Regione Campania. Non si tratta, purtroppo, di casi isolati.
La sanità in Cilento è ai minimi storici e la totale inattività del nosocomio di Agropoli, nonostante le promesse e le inaugurazioni, ne è una prova tangibile.
Tanti sono stati i casi di tragedie sfiorate e molte, troppe, quelle che si sono consumate nella indifferenza degli amministratori di una certa parte politica. La chiusura dell’ospedale di Agropoli, ad esempio, nonostante le numerose inaugurazioni è tipico esempio di questa criticità che si moltiplica nei mesi estivi quando la popolazione residente cresce a dismisura.