AMALFI. Gravemente danneggiata a seguito di una mareggiata la condotta sottomarina dell’impianto di depurazione di Amalfi. Liquami fognari fuoriescono sulla spiaggia del “Lido delle Sirene” e si riversano in mare. A denunciare l’accaduto è stato Andrea Cretella, Presidente di “Cittadinanza attiva tribunale per i diritti del malato della costa di Amalfi”, ma le autorità non l’hanno ascoltato. «Mi è stato segnalato da parte di alcuni cittadini di Amalfi – dice il Presidente Andrea Cretella – che la condotta sottomarina dell’impianto di depurazione di Amalfi da anni è stata danneggiata dalle mareggiate, proprio tra il collegamento terra-mare in località dello stabilimento balneare “Lido delle Sirene”, dietro il porto di Amalfi. Ho segnalato al Comune, alla Capitaneria di Porto, alla Procura e alla Regione Campania l’elevato rischio di danni che la condotta, proprio perché non più protetta dalla sabbia, poteva ricevere dalle mareggiate, con la conseguente fuoriuscita di liquami fognari che avrebbero potuto inquinare il mare e arrecare gravi danni alla salute pubblica. Adesso la condotta, a seguito degli ultimi eventi meteo-marini, come noi abbiamo previsto da un anno, è stata danneggiata e da circa tre gironi proprio sulla spiaggia del “Lido delle Sirene” fuoriescono a cielo aperto tutti i liquami fognari dell’impianto. Quella è una zona pescosa e la Capitaneria di porto, che sta a cento metri di distanza, avrebbe dovuto immediatamente attivarsi. Invece – continua Cretella – non è stato ancora messo nessun cartello di divieto di pesca e nessun cartello di divieto di balneazione. Alle ore 14.30 circa di ieri pomeriggio ho intravisto al molo “Pennello” una motovedetta della Guardia di Finanza di Salerno e mi sono precipitato a segnalare il problema, chiedendo di intervenire. Gli agenti mi hanno risposto che non potevano intervenire se non su denuncia sottoscritta presso il comando della sezione navale di Salerno. A quel punto ho chiamato la sezione navale di Salerno e ho parlato con il comandante che mi ha invitato ad andare a Salerno a sottoscrivere un esposto, in modo da procedere secondo le norme della burocrazia e della legge. Resto amareggiato e indignato. Non per polemizzare con un istituzione verso cui nutro grande rispetto, come la Guardia di Finanza, ma sul modo in cui ci si è comportati dinanzi a una segnalazione fatta da un legale rappresentante di un’associazione nota a livello europeo, come “Cittadinanza Attiva tribunale per i diritti del malato”, che – conclude il Presidente – ha solo l’interesse di tutelare i diritti del cittadino e la salute pubblica, come nel caso specifico».
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